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SANGUE BLU regia di Robert Hamer

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stratoZ     8½ / 10  20/08/2025 02:46:33 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Una bellissima commedia di Hamer, tra i primi grandi esempi di umorismo nero nel cinema, che assieme a quell'altra perla di Capra "Arsenic and old lace" ed al mitico "Monsieur Verdoux" di Chaplin forma una triade imprescindibile, qui però il tutto è valorizzato da quello spirito british, dissacrante, ironico, sottile, che pervade tutta la pellicola e gioca con le convenzioni nobiliari e gli elementi da tempo immemore radicati nella cultura britannica, una spietata presa per i fondelli dello status a tutti i costi, la sceneggiatura parte da un incipit relativamente semplice, quello di una donna appartenente alla nobile famiglia dei D'ascoyne, che si sposa con un italiano per puro amore, contro il volere della famiglia, già questa condanna ad un matrimonio non concordato la dice lunga, con il marito che muore alla nascita del figlio, e visto il distacco dalla famiglia di lei, i due dovranno sopravvivere di stenti, andando a lavorare e facendo lavori umili, grande disonore per persone di origine nobiliare, e questo elemento, con alla crescita del figlio che finisce per fare il commesso, viene visto come un enorme fardello, un disonore, enunciando tutta la mentalità snob e classista dei nobili, anche quando decaduti, da qui Louis, rimasto solo dopo la morte della madre, decide di intraprendere questa scalata al potere fino a diventare Duca facendo fuori pian piano i vari membri della famiglia, che sono anche parecchi, tra lui ed il titolo.

Nel corso dello sviluppo, la splendida sceneggiatura tira in ballo svariati argomenti, dallo status riconosciuto come arma di attrazione, lo si vede benissimo nel personaggio di Sibella, che rifiuta Louis perché semplice commesso di un negozio, salvo poi pentirsene durante la scalata dei ranghi, man mano che Louis diventa sempre più importante nella gerarchia familiare e quella della banca in cui lavora, Sibella è un personaggio emblematico, forse anche più perfido di Louis, come si vede nell'ironicissimo finale, riuscendo ad adattarsi alla mentalità cinica dell'uomo e fregandolo col suo stesso gioco, ma il film prende di mira anche tanti altri elementi, dalla dissacrante critica clericale, tramite alcune frasi in cui Louis prende in giro uno degli zii che è andato a fare il prete considerandolo il più tonto della famiglia, alla stessa rappresentazione di una vita all'insegna dei piaceri terreni di quest'ultimo, le stesse pratiche aristocratiche si trasformano in un vero e proprio contrappasso, come in tante sequenze riguardanti le divertenti morti organizzate da Louis, dalla zia uccisa mentre fa un giro in mongolfiera, alla coppia iniziale fatta fuori durante una delle classiche gitarelle in canoa che andavano tanto nella bella epoque, fino alla battuta di caccia, altra usanza desueta e diciamocelo, anche abbastanza nociva, tramandata da generazione in generazione.

Con un ritmo indiavolato e una serie di omicidi che fanno ridere a denti stretti, "Kind hearts and coronets" è un bellissimo esempio di commedia nera, vivace, acuta e tremendamente abile nello smontare le convenzioni dell'ambiente nobiliare, il finale, che sfocia vagamente nel demenziale, è una chicca che aggiunge quell'elemento karmico che da ancora più valore al film, molto molto bello.