zerimor 6½ / 10 19/08/2025 16:02:24 » Rispondi Dopo anni e anni di attesa è arrivato finalmente questo benedetto sequel di "28 settimane dopo", film che aveva deluso le aspettative dopo l'incredibile "28 giorni dopo" del 2002. Alla regia torna Boyle con Alex Garland alla scrittura della sceneggiatura. Insomma, c'erano tutte le premesse per un ottimo film, ma ciò che ne è venuto fuori è tutt'altro che memorabile. Pellicola che può essere suddivisa in due parti. La prima, un vero ritorno alle origini, l'ho trovata ispirata. Tensione, bellissime idee e una fotografia straordinaria. Gli infetti, ormai evoluti in tipologie differenti tra di loro restituiscono vibes da videogioco, "The Last of Us" nello specifico. Uno spunto davvero interessante. Sembrava che tutto procedesse per il verso giusto, ma con la seconda parte il mood cambia direzione in favore di un racconto più psicologico, metaforico e da pistolotti. Tematiche come malattia, morte, negazione, accettazione, ciclo perpetuo della vita, ecc. prendono la scena e vengono snocciolate in modo banale, didascalico e mal interpretato per giunta. Tutto molto poco convincente. 28 anni dopo, alti e bassi.