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IN MEZZO SCORRE IL FIUME regia di Robert Redford

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stratoZ     4½ / 10  02/08/2025 12:28:47 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Francamente, riassumerei il tutto con: che palle!

Redford alla sua terza regia realizza un film con quelli che saranno i principali pregi e difetti - soprattutto questi ultimi - della sua opera futura, "A river runs through it" è un bel polpettone, tanto curato tecnicamente quanto velleitario narrativamente, la confezione riesce quasi a stupire, con le splendide scenografie del Montana, questa natura incontaminata che diventa dominante, tra le montagne, i boschi ed il famoso fiume dove la famigliola pratica la pesca con la mosca, con anche una fotografia molto bella che dona un certo realismo all'immagine tra il verde degli alberi, l'acqua cristallina del fiume e qualche bel tramonto, peccato che registicamente ma soprattutto narrativamente il film riesca ad essere un tedio, proponendo una caratterizzazione dei due protagonisti abbastanza stereotipati, due fratelli cresciuti in un ambito particolarmente tradizionalista, col padre che fa il predicatore in questo piccolo paesino sperduto, nella loro bella fattoria in cui sembrano la famiglia ideale dell'America puritana, che tuttavia svilupperanno dei caratteri agli antipodi, se il fratello maggiore, Norman, diventerà una persona particolarmente seria, noiosa, dedito all'insegnamento in seguito anche ai suoi studi lontano dalla città, e molto responsabile - meglio non uscirci mai con un tipo simile -, il fratello minore, Paul, è uno capestrato dedito alla bella vita, che si caccia continuamente nei guai tra serate a base di alcool e donne che cambia come i calzini, oltre a svariati debiti di gioco.

Una caratterizzazione in realtà abbastanza macchiettistica che viene sfruttata - male - dalla sceneggiatura per creare una narrazione parecchio stagnante, dopo una prima parte introduttiva che tutto sommato ho trovato accettabile, una volta che Norman torna nella casa d'origine il film si impantana su se stesso, non riuscendo a sviluppare praticamente nulla se non un'infinita contestualizzazione dei personaggi che risulta fine a se stessa, per più della metà del film assistiamo alle avventure dei due, tra Paul che si ubriaca e rischia di prendere botte da un tizio a caso, a sempre Paul che finisce in carcere dopo una rissa, a Norman che si innamora di una donna e vuole diventi sua moglie, introducendo anche la trama parallela del brutto rapporto col fratello di lei che non serve a nulla, continuando con altre infinite situazioni che mostrano le differenze caratteriali dei due, come se non le avessimo capite e l'intervento del padre che ogni tanto arriva a dargli una strigliata, poi si torna tutti insieme a pescare come una famigliola felice, quello che voglio dire è che fondamentalmente il film è strutturato in modo che non vi sia una posta in gioco, ma soltanto un continuo ripetersi di queste situazioni, ed il tutto funziona poco, si gioca soltanto la carta con quella svolta finale, quando però è ormai troppo tardi, senza generare un minimo di tensione emotiva ne nulla.

Se escludiamo una buona interpretazione di Brad Pitt, ai tempi agli albori, davvero poca roba.