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F1: IL FILM regia di Joseph Kosinski

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stratoZ     4½ / 10  31/07/2025 12:51:43 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Grande baracconata a base di effetti speciali, sound ruggente ed una regia iper pirotecnica, un film in cui le scene più d'azione sono tanto curate e ben fatte quanto la sceneggiatura è di una banalità immensa, ed alla fine è tutto qui, esattamente come accadde per "Top Gun: Maverick", Kosinski ha trovato la quadra, un film fatto ad hoc per piacere al grande pubblico, che sfrutta tanti ormai estenuanti archetipi che conquistano le sale, dalla scelta del protagonista, vecchia gloria che non è mai riuscita ad esprimere tutto il suo potenziale anche per via di un passato burrascoso, il classico ribelle adatto alla borghesia che dovrebbe essere fuori dagli schemi, che si oppone al sistema e gioca al limite delle regole, ma guai se ha un capello fuori posto, il rapporto che si viene a creare col pilota del suo team più giovane, che crea il più banale degli scontri generazionali, mettendo in gioco la classica dicotomia tra il giovane talentuoso ma senza esperienza, ed il vecchio talentuoso che ha imparato dai suoi errori, che dovrà per forza di cose insegnargli qualcosa.

L'incipit stesso, col suo vecchio amico che lo chiama in suo aiuto per la disastrosa situazione, con lui che risolleverà le sorti della scuderia con mosse "da zona grigia", al limite del regolamento, che probabilmente valgono solo in questo film perché nella realtà sarebbe stato squalificato al primo giro, ma vabbè, però devo ammettere queste trovate sono la parte migliore del film, senza stare troppo a pensare ad un'eventuale verosimiglianza, è bello vedere in ogni gara che inghippo si inventa il protagonista pur di ottenere qualche punto insperato.

Poi ovviamente è immancabile la storia d'amore che esattamente nel momento in cui lei è entrata in scena, esattamente come accadde con Jennifer Connelly su "Top Gun: Maverick" mi ha fatto dire: "eccoci qua, abbiamo capito come va a finire", anche lei archetipo abbastanza banalotto della donna emancipata che ha cambiato vita ed affrontato un divorzio per seguire la sua passione, che non vuole relazioni con gente che incontra sul lavoro, facendo capire da lontano un miglio l'esito.

Poi ovviamente c'è il solito miracolo impossibile del film sportivi, perché non deve mancare mai nella ricetta, un bel po' di product placement perché gli sponsor cacciano i quattrini, un bel po' di fanservice - questo ampiamente giustificato dai -, con i veri piloti e gente importante della Formula 1 che fanno diversi cameo, pezzi tamarri qua e là, una modesta componente comica che ogni tanto fa capolino - il cugino di Joshua che gli fa anche da procuratore - e credo la minestra sia completa.

Non mi ha fatto totalmente schifo perché effettivamente grazie al ritmo sostenuto le due ore e mezza sono volate e le scene pirotecniche sono di ottima fattura, diciamo mi ha fatto solo discretamente schifo.