Facciamo una premessa, questa baracconata hollywoodiana ha diversi problemi, però, a mio parere le differenze dal poema di Omero sono l'ultimo, e c'è da dire che sono talmente tante che potremmo tranquillamente considerarla un'opera a parte, con i personaggi liberamente ispirati a quelli dell'Iliade.
Bene, chiarito questo aspetto parlo del film in sé senza fare il paragone con l'opera dal quale dovrebbe essere tratto, anche perché sarebbe un confronto parecchio brutale. "Troy" è una pellicola figlia del periodo in cui è stata girata, tra il grande successo del Gladiatore di Scott, l'imminente uscita di "Alexander" di Stone, il genere epico ambientato nel mondo classico sembrava essere tornato sulla cresta dell'onda, dopo quell'ondata di peplum degli anni sessanta, ma anche diversi colossoni hollywoodiani poco prima.
Per quanto mi riguarda, la storia in sé mi ha pure appassionato, la narrazione di base mantiene un ottimo ritmo, tuttavia quello che mi ha fatto storcere il naso è l'estrema patina applicata in un film che dovrebbe narrare di avvenimenti cruenti, battaglie sanguinolente, scontri estremamente aggressivi, che si perdono in momenti particolarmente blandi, appiattendo il tutto per un pubblico che non vuole vedere troppo sangue perché magari si impressiona, che non vuole vedere troppa sporcizia perché i personaggi devono restare sempre belli puliti ed imbellettati, ed a proposito di questo, la scelta di tre attori come Pitt, Bana e Bloom la dice lunga, con i loro tagli di capelli perfetti, mai un pelo fuori posto, come se in ogni scena fossero appena usciti dall'estetista, approfittandone anche per mostrarli saltuariamente a petto nudo, perché il divismo vuole la sua parte, ma questi elementi a parte ho trovato le loro interpretazioni abbastanza svogliate, poco motivate e questo influisce tanto sulla componente epica che il film difficilmente riesce a trasmettere, è un'epicità col freno a mano tirato, fin troppo laccata per sentirla nelle viscere, l'enorme patina che la messa in scena applica, fotografia fin troppo radiosa compresa, creano un certo distacco che fa si che il film trasmetta ben poco se non una mera cronologia di eventi.
E non mi hanno fatto impazzire nemmeno le scene d'azione, a cui devo riconoscere il merito di non essere eccessivamente tamarre, ma purtroppo avviene l'effetto opposto, sono sottotono, come si vede in qualche combattimento prolungato, come possono essere quelli tra Paride e Menelao o quello tra Achille ed Ettore, che coreograficamente lasciano tanto a desiderare, senza particolari sussulti registici, ma le stesse scene di massa risultano blande, riuscendo difficilmente a creare un minimo di adrenalina, di pathos.
E' un film che mi è sembrato troppo piatto sotto il punto di vista delle emozioni, più vicino ad una sfilata delle star più attraenti del momento più che alla trasposizione di un poema epico, registicamente mediocre ed anche scenograficamente, nonostante i grandi mezzi a disposizione, lascia a desiderare, per il resto - pochissimo - non mi ha fatto totalmente schifo, anzi devo ammettere scorre velocemente e non annoia per un minuto - il rischio con questi colossoni spesso c'è - ma mi avesse destato mezza emozione, mezza.