Western molto modesto di Silverstein - si rifarà con gli interessi cinque anni dopo - che prende spunto da qualche opera del recente passato in cui si parodiavano gli archetipi del vecchio west, mi vengono in mente alcuni film di Howard Hawks, come "Rio Bravo" e il successivo "El Dorado", partendo da comunque una produzione parecchio ambiziosa, che presenta nel cast nomi altisonanti come la stessa Jane Fonda, protagonista che si ritrova nel bel mezzo del contenzioso che anima il film, a Lee Marvin, addirittura premiato con l'oscar, nel doppio ruolo sia del cattivone spietato sulle tracce della protagonista e del padre, che del pistolero ingaggiato per difenderli, parodizzando tanto questi personaggi, dal sicario a cui hanno staccato il naso in una rissa ed indossa costantemente una maschera per nasconderlo, al pistolero ormai in rovina che è diventato un alcolizzato e che diventa uno dei principali motivi di riso del film, che alla fine basa tutto il suo valore su questa comicità un po' sopra le righe, alternando momenti anche divertenti in cui si raggiungono picchi di umorismo nero, come il funerale del padre di Cat, che viene scambiato da Kid per un compleanno, soffiando sul candelabro funebre, ai vari momenti da rissa in cui volano calci e pugni a più non posso, prendendo le tipiche fattezze della comicità slapstick.
Pieno anche di intermezzi musicali a base di musica country, con addirittura Nat King Cole nel ruolo di uno di questi menestrelli che narrano ironicamente le avventure di Cat e compari nel film, si fa seguire ma diverte ad intermittenza, pecca un po' d'ispirazione in diversi punti e ha una struttura narrativa fin troppo debole, con qualche forzatura di troppo - specie nel finale -