Arkantos 8 / 10 23/06/2025 21:34:10 » Rispondi Con l'arrivo dell'estate puzzolente, oltre alla promessa di commentare altri cinque film di Barbie, è arrivato il momento di commentare un'altra saga costellata di film. Wowowiwowa = I film Marvel? Arkantos = No, troppo incasinati, e non sono pronto a discutere con Setna con questo caldo. Aiace = Ma se hai messo il condizionatore! Arkantos = Vero, ma gli sbalzi di temperatura fiaccano comunque il mio animo. Preparatevi a quello che un tempo fu un meme per indicare le saghe spremute con migliaia di seguiti inutili: stiamo parlando di Alla Ricerca Della Valle Incantata. Aiace = Beh dai pensavo peggio: il primo film vantava scene violente niente male. Se i seguiti alzano l'asticella con sgozzamenti, fontane di sangue… Arkantos = Te lo dico già, non è così, al contrario diventano molto più infantili. Aiace = Che delusione… Mi riguardo Primal di Tartakovsky. Di questa saga a dir poco gargantuesca esistono ben 14 film e una serie animata; noi penseremo solo ai lungometraggi, che contengono la roba più cicciosa.
Tramite la "complessa logica" tale per cui cominciamo dal capostipite, quest'ultimo è un film davvero magnifico sotto ogni punto di vista, non a caso proviene dall'epoca d'oro di Don Bluth che ancora oggi si può considerare come il rivale più temibile che abbia mai affrontato la Disney che negli anni 80 produsse sì Classici ambiziosi, ma con ricezione altalenante. In primis la cosa che stupisce di più, specie in quest'epoca ormai abituata a film di due ore e mezza, è la durata estremamente ridotta: sto film dura a malapena un'ora! Poi, è anche vero che tagliarono dieci minuti di scene vuoi per la violenza, i traumi, l'ansia e altro (infatti il taglio pezzotto in alcuni momenti si nota), ma anche in questo caso si parla di un film più corto di un'ora e mezza riuscendo a esporre la vicenda sempre coi tempi giusti. Per le animazioni che dire, amore a prima vista per chi adora lo stile tradizionale tra disegni dettagliati e movimenti fluidi pure nelle scene più concitate, maronna l'ansia che emana sto film! Poi, da bambino non mi provocò così tanta ansia come altri prodotti (uno su tutti che quasi nessuno nomina, la serie animata di Qua La Zampa Doggie di cui ne parlerò in opportuna sede), però quando vidi il film…
… Pochi giorni dopo la seconda scossa del terremoto in Emilia del 2012 e arrivai proprio alla scena del megasisma…
… Un po' di ca.carella me la sono fatta. Se uno prova a fare un film così oggigiorno si becca una casella postale piena di denunce! Tornando a noi, il film riesce pure nell'arduo compito di presentare in modo realistico i dinosauri (almeno secondo gli studi approvati in quel periodo, ormai è risaputo che molti avessero le piume) con una narrazione coinvolgente tale da contenere essa stessa messaggi educativi, insomma un film educativo su più livelli che porta con sé vari messaggi come l'accettazione della morte, il lavoro di squadra e, perché no, un po' di nerdismo sui dinosauri. Forse non offre molto a un adulto, i battibecchi continui tra Piedino e Tricky, quest'ultima la tsundere della serie, possono risultare alla lunga fastidiosi, ma rimangono ben contestualizzati per l'intento che porta il film. Insomma, nonostante sia pensato come un film autoconclusivo, come era solito fare all'epoca, posso capire perché abbiano sfruttato così tanto questo franchise.
Concludendo, sicuramente un film ancora oggi piuttosto influente, tant'è che ci furono un paio di tentativi, Dinosauri della Disney e A Spasso Con I Dinosauri, che tentarono di riportare in auge questo tipo di storia ma che, per vari motivi, non vantano un'accoglienza così calorosa come il film di Don Bluth. Sicuramente consigliato per i bambini e per i nerd di film d'animazione, a mio parere può offrire qualcosa pure a un adulto che guarda i film occasionalmente se accetta qualche compromesso sulle scene più infantili.