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CUORE SELVAGGIO regia di David Lynch

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stratoZ     7½ / 10  11/06/2025 12:43:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Non è uno dei miei film preferiti di Lynch, but, è comunque un gran bel film, una sorta di incursione del regista in questo stile postmoderno che troverà estrema prolificità nel corso del decennio, ma anche più avanti, un film costantemente sopra le righe, una trasposizione molto personale del Mago di Oz, che odora di libertà, raccontando la storia d'amore di questa coppia di sbandati, lui appena uscito di galera per aver massacrato fino alla morte un tizio che li stava per aggredire - in una scena iniziale che anticipa l'andazzo del film - lei che fugge di casa con lui contro il volere della madre, donna che tenterà di ostacolarli a tutti i costi per via di lui che sa qualche segreto di troppo, una fuga romantica che da inizio ad un road movie dallo stile folle, con una varietà di personaggi grotteschi che rimangono impressi nello spettatore, dall'indimenticabile Bobby Perù, interpretato da Willem Dafoe, uno dei villain del film, ennesimo ostacolo all'amore tra i due, viscidissimo, disgustoso, con i suoi denti consumati e i modi di fare molesti, un criminale strampalato da quattro soldi che prova a fregare il protagonista con questa rapina che in realtà è un inganno - e la scena è impagabile, lontana dallo stile di Lynch, molto più vicina a qualche autore postmoderno alla Tarantino o Stone, con questa sparatoria piena di elementi grotteschi, la testa che esplode in mille pezzi - o ancora, il flashback col racconto del cugino di Lula, che crede la pioggia sia causata dagli alieni - oggi abbiamo persone messe molto peggio su internet - e che si infila gli scarafaggi nel sedere, giusto per inquadrare il tono di alcuni dialoghi, persone che delirano continuamente, anche dopo aver subito un incidente e la stessa madre che è costantemente fuori come un balcone, assistita dai suoi amanti che vogliono a tutti i costi celare i segreti del passato - probabilmente qui c'è una sorta di dimostrazione dell'ipocrisia del personaggio, facendone quasi una questione generazionale, visto il bigottismo di fondo da cui i personaggi fuggono -

Messa in scena di altissimo livello, Lynch non rinuncia comunque ad un certo surrealismo tipico del suo cinema, certo non siamo dalle parti delle sue opere più blasonate, ma tra le varie comparse della madre di lei sottoforma di strega cattiva, la sequenza dove Harry Dean Stanton viene sequestrato, legato alla sedia e costretto ad assistere a quelle strane pratiche sessuali al buio, e soprattutto, un finale fiabesco che sfocia nel poetico, l'autore riesce a regalare un mood agrodolce, in un film che vive di dicotomie, pervaso da una violenza eccessiva la scena prima e da estrema tenerezza la scena dopo, così come la storia d'amore tra i due caratteri lunatici dei personaggi, tra momenti di splendida complicità, con anche svariate scene di sesso, a qualche contrasto in cui si urlano contro, due personaggi imperfetti, come emarginati, in un mondo ostilissimo, ma che non rinunciano al vissuto, sfidando ogni convenzione, abbattendo le imposizioni dall'alto - la madre e l'organizzazione criminale che vuole prenderli a tutti i costi - in nome dell'autodeterminazione e della libertà di essere se stessi, "Wild at heart" è un film anarchico come i due protagonisti, dalla struttura quasi episodica che compone un road movie con tante prove da affrontare, che rafforzeranno l'unione della coppia, volgare, grottesco, ma impavido, fiero di essere se stesso, la rivicinta degli outsider che smettono di guardare al mondo esterno e trovano la felicità in se stessi, con una colonna sonora a colpi di rock e schitarrate violente, una boccata di libertà ed evasione.

Grande film.