biagio82 9 / 10 06/06/2025 01:26:00 » Rispondi Herzog ama il classico di Murnau e lo si vede in ogni piccolo dettaglio di questo gioiello che riesce nel difficile compito di prendere un classico e modernizzarlo. la storia e gli eventi sono quelli del film del 22 (sebbene i nomi dei personaggi stavolta diano quelli del libro di Stoker) e Herzog dove può ripropone le scene pari pari riesce addirittura ad usare le stesse location in alcuni casi (vedi la dimora del conte a wismark, in realtà quell'edificio di trova a Lubecca) ma ovviamente ci mette anche del suo, con i titoli di testa che ci portano in una lugubre cripta piena di mummie, o il viaggio del giovane Harker ripreso con piglio quasi documentaristico per poi non parlare del finale ben più oscuro e inquietante. Herzog, poi avendo a disposizione il sonoro usa le musiche e i dialoghi con una maestria che aiutano a creare un'atmosfera unica. in soldoni, per me, un caposaldo al pari del film originale