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THE LAST SHOWGIRL regia di Gia Coppola

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stratoZ     7 / 10  05/06/2025 13:34:34 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Ho apprezzato questa nuova fatica dell'ennesimo membro della famiglia Coppola prestato al cinema, "The last showgirl" è un film amaro, riflessivo, malinconico, peculiare in diversi aspetti, a partire dalla rappresentazione di una Las Vegas lontana dai fasti e dal divertimento dei tipici film americani che la dipingono in tutta la sua frenesia, qui vi è l'inedito punto di vista delle addette ai lavori, di queste ballerine, in particolare di Shelly, ai loro ultimi spettacoli, dato che il loro storico show verrà soppresso a breve, da qui emergono alcune riflessioni, una delle quali è quella sul cambiamento dei tempi, il cambio di proprietà genererà questo nuovo corso in cui lo spettacolo in questione sembra ormai un evento del passato, i nuovi proprietari non tengono alla tradizione, vogliono innovare, vogliono il circo a sostituire, Las Vegas d'altronde è la perfetta metafora dell'America capitalistica, il suo viaggiare veloce sembra non lasciare il tempo ai personaggi di adattarsi, è così che ben presto Shelley si ritroverà senza lavoro, dopo oltre trent'anni, nella difficoltosa ricerca di un nuovo impiego emergono tutte le difficoltà legate all'età, al talento e ad un fisico non più perfetto e che inevitabilmente risente dei segni del tempo, la scena del provino d'altronde esplicita tutto in maniera talmente schietta da lasciare pochi dubbi, la bellezza, arma che aveva fatto la fortuna della protagonista, ormai è svanita, lasciando scoperte tutte le falle tecniche di quella che è una ballerina amatoriale, tutt'altro che tecnicamente raffinata.

"The last showgirl", specialmente nelle battute finali assume quei toni funerei e malinconici tipici delle ultime volte, quel mood di gratitudine per ciò che è stato misto all'incertezza del futuro, quei corpi e quei visi visti tante volte, che pian piano ci si disabituerà a vedere, quei camerini caratteristici in cui si svolgeva buona parte della vita della protagonista, amati e odiati, ma ormai rimpianti una volta presa consapevolezza della fine, il tutto crea una bella atmosfera, decadente, delicata, nostalgica, con una caratteristica componente visiva, non più alle luci delle grandi insegne di Las Vegas quanto con una componente kitsch che risulta superata, ma è anche un film sui rapporti, non ultimo quello della protagonista con la figlia, fin troppo trascurata a causa del lavoro che l'ha sempre costretta a stare fuori fino a tardi, ora con uno spiraglio di speranza nel recuperare il tempo perso, nonostante una certa riluttanza, la fine dello spettacolo sembra abbattere tutti i muri di fumo precedenti, la stessa realizzazione della figlia, riguardo al contenuto, ritenuto volgare e pacchiano, diventa motivo di ulteriore stizza nei confronti della madre.

Pellicola niente male, con una Pamela Anderson che riesce a stupire, reinventandosi e d'altronde è una delle celebrità ideali per interpretare un ruolo del genere, che potrebbe perché no risultare quasi autobiografico.