Non troppo terribile, è una commedia che a modo suo vuole un po' mostrare questo mondo dello spettacolo, nello specifico degli show comici, dal punto di vista di questo agente, interpretato dallo stesso Verdone, si inizia fin da subito con una sequenza che mostra la provincialità della gente, i modi beceri dell'ambiente in cui il protagonista opera, arrivando a sviluppare la trama dell'autista del protagonista, interpretato da Beppe Fiorello, che ha sempre avuto questo sogno nel cassetto di fare il comico ma non ne ha mai avuto l'opportunità, fin quando un giorno per una casualità, a causa dell'infortunio all'ultimo minuto di un comico che doveva esibirsi, avrà la sua opportunità che gli frutterà un discreto successo, tutta la parte centrale del film è un approfondimento del rapporto tra il protagonista, l'agente e il suo vecchio autista, ma anche amico che sta sfondando nel mondo dello spettacolo, mostrando un progressivo ribaltamento di ruoli che porterà quello che inizialmente era l'autista a diventare il cliente più importante dello studio, dato il successo e ad avere il potere di trattare male e sottomettere l'agente che inizialmente era il suo datore di lavoro, venendosi a creare una sorta di rapporto tra la finta amicizia e la subordinazione, con Verdone che verrà anche escluso da incontri importanti e senza mostrare un minimo di riconoscenza.
Allo stesso tempo, e penso questa sia la parte peggiore del film, c'è tutta la classica manfrina del rapporto dell'agente con la moglie, con la solita cosa del marito e padre assente, sempre fuori per lavoro che finirà inevitabilmente per compromettere il rapporto, una tiritera già proposta in tutte le salse anche nei film di Verdone stesso, il rapporto con la figlia rasenta lo stereotipo e sfocia in un finale parecchio forzato e fin troppo riconciliante con lo spettatore.
Nel complesso, funziona discretamente nella componente drammatica, avendo anche una buona tensione emotiva per i rapporti che si vengono a creare, anche grazie alla meschinità del personaggio di Fiorello, che recita parecchio male in realtà ma paradossalmente risulta adatto al ruolo, nel versante comico invece resta poco, a parte la famosa barzelletta che da il nome al film ci sono ben poche gag che fanno un minimo ridere, forse soltanto quella a casa di Nicky quando la fidanzata di lui li trova che provano una gag sessuale, per il resto, insommina.