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LA GIOSTRA UMANA regia di Howard Hawks, Henry King, Henry Koster, Henry Hathaway, Jean Negulesco

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stratoZ     5½ / 10  29/01/2025 12:32:52 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Operazione inusuale al periodo questo film ad episodi che mette in scena alcuni dei racconti di O. Henry affidando la regia di ogni racconto ad autori anche parecchio noti nel panorama della Hollywood del periodo, addirittura vi è il quarto episodio diretto da Howard Hawks, ma anche gli altri erano dei pezzi grossi, per non parlare degli attori, tra Laughton, una giovane Marilyn Monroe, già discretamente conosciuta ma a cui mancava un anno per fare il salto di qualità - a livello di fama - definitivo con "Gentlemen prefer blondes", sempre di Hawks tralaltro, Widmark, Anne Baxter e via dicendo.

Venendo al film, presenta una struttura episodica con la cornice introduttiva che intermezza e introduce l'episodio successivo, passando attraverso diversi generi in voga al tempo, dal dramma sociale, come può essere quello del primo episodio in cui Laughton interpreta un barbone che vuole farsi arrestare pur di stare al caldo, ad una sorta di noir come può essere il secondo episodio con un poliziotto che dovrà arrestare un suo amico che sa aver commesso un omicidio nonostante gli debba mille dollari, portando in gioco la coscienza del poliziotto a metà tra la gratidudine e amicizia e il senso del dovere, vi è spazio anche per l'episodio improntato sulla commedia, come può essere il quarto, quello diretto da Hawks appunto che prende qualche simpatico risvolto ironico, se pur senza far sganasciare, arrivando all'ultimo in cui viene riproposta un po' la classica solfa buonista dei drammoni di natale che facevano al tempo con sta coppietta e la tiritera dei beni materiali, della gioia, del cuore e blablabla.

Nel complesso, ho preferito gli episodi di stampo comico e noir, meno i drammoni, preferenza soggettiva nei confronti del genere dato che spesso la cosa si applica anche ai lungometraggi che vi erano al tempo, ma in generale ho trovato i registi, abbastanza ingabbiati nella struttura, senza grandi possibilità di esprimere la loro creatività.

Perdibile