caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

ARMA LETALE regia di Richard Donner

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
stratoZ     7½ / 10  21/01/2025 12:25:57 » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Uno dei classici per eccellenza del poliziesco/action di matrice comica, quello che non si prende troppo sul serio, diretto da un grande intrattenitore come Donner, che negli anni ottanta ha avuto il suo periodo d'oro, è un gran bel film, scorrevole, leggero, dinamico, estremamente divertente, partendo da un concept molto facile: mettere in squadra insieme due poliziotti con un carattere agli antipodi, uno è il classico padre di famiglia che non ha mai sparato, ha risolto i casi con la diplomazia, è un po' fifone, ci tiene tanto alla sua vita, ma è un grande investigatore, dall'altro ci mettono il poliziotto pazzo, che ha perso la moglie da poco ed ha istinti suicidi, che non si fa problemi a sparare ai criminali a sangue freddo, esperto di balistica e armi, con un passato nei Marines durante la guerra del Vietnam - cosa che probabilmente gli avrà provocato un po' di sindrome post traumatica - e che ultimamente ha qualche problema col bere, due personaggi che sembra non possano coesistere, e invece dopo un inizio un po' freddo dato dalle preoccupazioni di Roger i due stringeranno un bel rapporto, con la pellicola che prende risvolti da buddy movie, fino a diventare uno degli elementi cardine del film, l'estrema fedeltà dell'uno con l'altro, la complicità che hanno i due e che li completa, darà vita ad un ottimo film investigativo con un tasso d'azione molto corposo e una bella comicità che ogni tanto spezza la tensione e una trama con i soliti doppi giochi, piani nascosti e via dicendo, per fermare questa organizzazione di narcotrafficanti.

Tante le scene notevoli, dal salvataggio estremamente folle di Gibson che si butta dal tetto assieme all'uomo che si voleva suicidare, allo splendido dialogo di Glover con i bambini per scoprire chi è stato a mettere la bomba, con anche un po' di umorismo nero che emerge - "mamma mi ha detto che i poliziotti sparano alla gente di colore" - arrivando alle adrenaliniche sequenze della seconda parte, quando la posta in gioco si alza vertiginosamente col rapimento della figlia di Roger, tra la scena dello scambio nel bel mezzo del deserto ai momenti di tortura nel covo dei criminali, tra elettroshock e sale sulle ferite, anche parecchio crudi, fino ad arrivare alla spledida lotta nel fango del giardino di casa tra un Gibson animalesco che vuole vincere a tutti i costi usando solo le arti marziali contro il nemico, tra l'altro girata e montata alla grande, con una dinamicità straordinaria e una spettacolarizzazione pressoché perfetta.

Gran bell'action tra la commedia, il buddy movie e il poliziesco, teso e divertente, pervaso da un'atmosfera natalizia niente male e da bei momenti di complicità tra i due protagonisti, col loro scherzare e prendersi affettuosamente in giro, e la moglie di Roger che cucina il peggior arrosto di tacchino della storia.