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THE ADVENTURES OF PRINCE ACHMED regia di Lotte Reiniger

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stratoZ     9 / 10  29/11/2024 12:49:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Capolavoro dell'animazione ai tempi del muto, il più antico lungometraggio del genere che è sopravvissuto fino a noi, è una perla di raro valore, tremendamente affascinante nelle ambientazioni, con la tecnica di animazione in silhouette semplicemente straordinaria che riesce a creare un mondo splendidamente suggestivo, il soggetto prende spunto da varie storie contenute ne "Le mille e una notte" e ne eredita l'ambientazione arabeggiante, ma anche una componente fantasy, romantica e avventurosa che lo rende uno splendido viaggio tra stregoni, animali stranissimi di stampo mitologico, demoni, luoghi reconditi pericolosissimi e numerose prove che il principe Achmed, protagonista della pellicola, dovrà affrontare, ma è sorprendente come queste sensazioni vengano veicolate bene da dei semplici cartoncini ritagliati e ripresi con una rudimentale tecnica di stop motion, in cui tutto il genio della Reiniger emerge prepotentemente dando un forte respiro epico alla pellicola.

L'incipit mostra questo terribile stregone africano che arriva nella città del Califfo per partecipare ad una festa in suo onore, in cui rapisce la figlia del Califfo e manda il figlio, che sarebbe appunto il principe Achmed, su un cavallo che inizierà a volare e lo porterà nell'isola della regina Pari Banu - tra l'altro in una scena straordinaria, quella del volo del cavallo, in cui la regista mischia sapientemente le silhouette con degli splendidi effetti di sovrimpressione delle nuvole e del cielo, momento grandioso - da qui inizierà il viaggio del nostro eroe che si innamorerà di Pari Banu, che poi verrà rapita anch'essa dallo stregone africano, e il principe Achmed farà di tutto per salvarla, superando diverse prove, dall'incontro con gli stessi demoni dell'isola di Wak-Wak, fedeli alla regina - straordinario l'arrivo del principe sull'isola, che viene accolto in questa sala in cui le servitrici se lo contendono, ma è incredibile l'ambientazione che viene creata, con questo sfondo rosso e i bordi merlettati con una scenografia particolarmente arabeggiante che trasmette anche una certa pulsione sessuale ma anche mistica, data dalle forme, dalle silhouette di queste avvenenti servitrici che sembrano voler saltare addosso al principe da un momento all'altro, un momento particolarmente ipnotico, ispiratissimo visivamente - fino ad arrivare ai confronti con mostruose creature, dal serpente gigante che poi utilizza per uscire dalla cava in cui l'aveva rinchiuso lo stregone all'incontro con Aladdin e la sua lampada magica, incastrato anch'esso dallo stregone che lo aveva ingannato con la falsa speranza di farlo sposare con la principessa, fino ad arrivare alla strega che sarà una sorta di deus ex machina che inizierà a menare tutti, dallo stregone ai demoni a varie creature che spuntano.

Sorprendente la messa in scena e la precisione che viene applicata, alcune sequenze sono da antologia, mi viene in mente, forse una delle scene più belle del film, il primo incontro tra Achmed e Pari Banu, nell'isoletta in cui la regina fa il bagno, con un uso preponderante del blu notte e le acque dettagliatamente descritte dai pezzi di cartoncino animati a creare una suggestione incredibile, da scena al chiaro di luna, o ancora lo scontro tra la strega e lo stregone africano in cui si trasformano continuamente in animali diversi per menarsi, da serpenti a draghi, leoni, scorpioni e via dicendo, creando anche bellissime coreografie date dalla sinuosità dei movimenti, tra l'altro scena che potrebbe aver influenzato la Disney in quel famoso scontro tra Merlino e la Maga Magò, lì proposto in chiave più comica ma insomma avviene qualcosa di simile.

Film che fa respirare un'atmosfera magica, incantata come le avventure tra il medio oriente e la cina del principe Achmed in un'epoca arcaica, minuziosissimo nella cura dei dettagli che favorisce una messa in scena molto espressiva, dai personaggi - ad esempio, i tratti spigolosi dello stregone già fanno intuire la sua natura malefica - a delle ambientazioni ritagliate al millimetro con un talento visivo impagabile, straordinario.