Il principale problema di queste pellicole, che stanno proliferando parecchio negli ultimi anni, è che dopo pochi minuti lo spettatore un po' più navigato sa già cosa aspettarsi, un po' triste da dire, ma effettivamente questo è uno dei casi, "Pleasure" è la classica pellicola in cui si vuole mostrare l'altra faccia di un mondo relativamente celebrato, verso il quale la protagonista inizialmente ha una forte voglia di emergere e un grande entusiasmo, con la progressiva scoperta di tutto il marcio che ci sta sotto, è un topos già utilizzato ampiamente in questo tipo di pellicole, seppur in altri settori, basti pensare quelle a tematica sportiva, quella a tematica economico/finanziaria, quelle a tematica musicale, dello spettacolo e via dicendo, l'ingresso di questa nuova leva viene utilizzato come pretesto per mostrare allo spettatore le pressioni, le violenze, il nonnismo, le aspettative di un settore che può sembrare rose e fiori visto dall'esterno, tuttavia, il film ha il merito di portare questo punto di vista riguardo un argomento ancora un po' tabù come il mondo del porno.
In ogni caso, la realizzazione per quanto poco originale è di un discreto livello, mostrando il punto di vista di Bella, ragazza che vuole emergere a tutti i costi nell'industria pornografica e che verrà catapultata in questo mondo di squali, tra procuratori poco affidabili, perversioni molto forti e rivalità tra le attrici stesse, come mostrano i saltuari incontri con Ava, considerata una dea del settore verso la quale Bella e le sue colleghe provano una forte invidia, o ancora i rapporti controversi con gli attori uomini, come quello tra Joy e Caesar, ma l'approfondimento riguarda più che altro il cambiamento di Bella, inizialmente appare un povero angioletto intimorito da questi omaccioni perversi, che si prestano ad umiliarla e sodomizzarla nei video, anche con un po' di risentimento dei produttori quando Bella si tira indietro per il tempo che ha fatto perdere, fino ad arrivare ad una trasformazione ben più cinica e senza scrupoli, anche a costo di nascondere le violenze subite dalla sua amica pur di fare carriera, il settore ha divorato l'anima di Bella, che ne subirà le conseguenze soprattutto psicologicamente riversando anche il mal subito violentemente.
Con una messa in scena fondamentalmente basica, dalla narrazione dinamica, che cerca di censurarsi il meno possibile, mostrando anche diversi contenuti espliciti, un forte uso della fotografia al neon è un interessante punto di vista sia sull'industria del porno che sulla competitività del settore, specie nell'era dei social media in cui aumenta esponenzialmente l'ostentazione allo scopo di fare carriera.