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LA CASA DEI NOSTRI SOGNI regia di H.C. Potter

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stratoZ     7 / 10  10/06/2024 12:28:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

H.C. Porter dirige una commedia deliziosa, incentrata su questa famigliola che deve costruire la casa dei propri sogni, con una sceneggiatura intrisa di critica sociale e una tagliente ironia verso la società americana del periodo fatta di pressioni e omologazione, spezzando il tutto con un fine umorismo, a proposito di questo Cary Grant è perfetto nella parte, sembra quasi non reciti, il personaggio calza a pennello col suo viso pulito e la sua fisicità, guardandolo, anche senza dire mezza battuta è il perfetto cittadino americano alto borghese, che ha avuto successo e si è omologato e fondamentalmente è un po' un citrullo incapace di prendere decisioni che va in palla alla prima difficoltà, è così che nasce la sua odissea nella burocrazia, tra permessi, mutui pregressi, ingegneri, architetti, muratori, un'onda confusionaria che spilla soldi da tutti i lati all'impotente protagonista che pensava di cavarsela con poco più di settemila dollari, che erano i costi di ristrutturazione per il vecchio appartamento e invece si ritroverà a tirare giù la casa, perdersi per trovarla e avere a che fare con tutte le maestrie possibili, scavando anche un pozzo e utilizzando la dinamite, una peripezia dietro l'altra che lo manderanno in totale confusione e sull'orlo di lasciare il lavoro, in questo modo la pellicola sembra denunciare la frenetica vita ai tempi del capitalismo e i costi derivanti da ogni dettaglio che l'uomo comune, non esperto del settore, non può mai prevedere, impagabili alcune gag, come quella di chiamare più ingegneri per chiedere cosa farne della casa, e tutti che danno la stessa risposta "tear it down!", o anche i momenti in cui i muratori chiedono eventuali modifiche al protagonista, che palesemente lui non capisce per il linguaggio tecnico e risponde di no solo perché gli sembra la soluzione meno costosa.

Poi c'è tutta la parte della screwball comedy, con questo contrasto con la moglie, una Myrna Loy dallo stampo più sobrio, dallo sguardo quasi biasimante nei confronti del marito, anche lei protagonista di qualche gag carina, come quella per ritrovare la strada di casa, con Grant testardissimo che non le vuole dare ragione, o quando rimangono chiusi nella stanzina della casa in costruzione, fino ad arrivare al presunto triangolo, in realtà pura gelosia del protagonista che è assalito dallo stress dei lavori per la casa e allo stesso tempo vede l'avvocato e amico di famiglia troppo vicino alla moglie.

Il lieto fine, probabilmente imposto dalla produzione, sembra risistemare tutto, ma Porter qui lascia delle gag niente male e una discreta critica sociale dettata dal contesto, in una sceneggiatura con dialoghi vispi, degli interpreti eleganti e molto in parte, sfociando ogni tanto in lievi sfumature di grottesco come si può vedere anche nel finale arrivando a rompere la quarta parete, bellino.