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ARGYLLE - LA SUPER SPIA regia di Matthew Vaughn

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stratoZ     5 / 10  16/02/2024 12:38:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Ho parecchio apprezzato i film di Vaughn in passato, lo considero un ottimo intrattenitore, con questo suo stile estroso, colorato e scenografico mi ha spesso divertito, tra la stessa saga di Kingsman ma anche con quegli omaggi/parodie che sono film come Kick-ass e Stardust, tuttavia ritengo in questo film sia andato un po' oltre, l'esagerazione e quella componente umoristico-omaggiante mi ha un po' stuccato.

A partire dalla fin troppo complessa sceneggiatura per un film del genere, con praticamente una catena inarrestabile di colpi di scena, che si ripetono a cadenza regolare, continui ribaltamenti, prima uno è buono, poi è cattivo, poi scopri che in realtà era buono, poi scopri che era sotto copertura e in realtà è un fornaio di Palazzolo Acreide, poi però ha perso la memoria e in realtà era un pastore abruzzese, poi una casalinga di Treviso, infine un bracciante lucano, e via dicendo, vabbè praticamente la sceneggiatura è francamente ridondante, quasi ci tenesse un po' troppo a fare colpo sullo spettatore con questi cambi e ricambi di posizioni, poi c'è pure questa questione di realtà e finzione che si mischiano, il filo narrativo letterale che va ad intrecciarsi con gli eventi reali, un po' banalizzato, un po' troppo poco originale nel cinema contemporaneo, poi per condire il tutto ci metti pure la love story di sottofondo - prevedibilissima da parecchio prima - con quei momenti melensi che mi hanno pure irritato un pochino - ma perché Rockwell che è un grande attore me lo mettono a fare ste scenette così? -

Ma non è solo questo, la ridondanza c'è pure nella messa in scena, con queste scene d'azione così coreografate, lunghe, sature, ipertrofiche, che stuccano continuamente, uno sfarzo di colori e un virtuosismo circense che può stupire nel breve ma si rende un po' ridicolo nel lungo, per esempio, nella scena in treno quando Rockwell è intervallato da Cavill, e spunta quest'ultimo che mentre si sporge fuori dal finestrino si tocca i capelli, dai, no. Ma anche la scena verso la fine in cui la coppietta esce dalla sala delle armi con tutti i fumogeni colorati che formano pure un cuore? Santo cielo, ma ce ne sono a bizzeffe, anche quando l'altra spia, che sarebbe la finta madre di lei, inizia a controllarla e lei picchia a sangue Rockwell che viene salvato un millesimo di secondo prima da una che era stata sparata al cuore e si era salvata per miracolo.

Con un cast altisonante più che bravo, con una messa in scena appariscente più che bella, con una storia accomodante più che acuta, con una computer grafica non eccezionale, per me Vaughn qui stroppia e toppa, realizzando un film mediocre che fallisce anche nell'intrattenere, la fervida ironia dei lavori precedenti si perde in ridondanti cromatismi e ostentazione tecnica e coreografica che porta a ben poco.