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JUKAI - LA FORESTA DEI SUICIDI regia di Jason Zada

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  02/02/2018 09:51:45 » Rispondi
Buona l'idea di sfruttare un luogo realmente esistente dalla fama piuttosto macabra, ovvero la foresta di Aokigahara situata in Giappone alla base nord-occidentale del monte Fuji. Si cerca quindi una commistione tra realtà e immaginario inquietante, considerato che nell'intricata vegetazione vanno a darsi la morte ogni anno numerose persone. Leggenda vuole che in questo jukai (ovvero "mare di alberi") abitino gli yurei, spiriti rancorosi pronti ad accentuare la paranoia e il disagio di persone già psicologicamente instabili.
La fusione tra tradizione nipponica e pragmatismo occidentale trova nell'iniziale scetticismo della protagonista (in cerca della gemella scomparsa) le motivazioni per cui gli aspetti soprannaturali vengano ignorati a prescindere, sfumando poi sempre più in una forte consapevolezza alimentata da apparizioni e inquietudini messe in scena seguendo stilemi del j-horror con risultati generalmente apprezzabili.
L'ambiguità di uno dei personaggi aumenta il livello di incertezza mentre i jump scares pagano il più delle volte dazio alla banalità. Tuttavia il lavoro di Zada scorre in scioltezza sino ad un finale piuttosto beffardo e amaragnolo, seppur molto forzato.
L'incontro tra culture diverse poteva essere sicuramente sfruttato meglio, la suggestiva ambientazione aiuta non poco.