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IL MIGLIO VERDE regia di Frank Darabont

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pier(pa)     6½ / 10  21/05/2009 23:27:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non me la sento di condannare questa pellicola, seppure in fondo so che dovrei.

Darabont inscena in un contesto di puro americanismo fintamente democratico una storia fantastica, più buonista che immaginifica. Il fastidio per l'estrema pulizia che il regista offre del contesto carcerario, come se le guardie fossero davvero degli "uomini", come se ci potessero essere uomini lì, nel punto più vicino del "potere" sulla vita altrui, è piuttosto elevato. Il negro, ingiusto condannato, è, in effetti, un clichè fortissimo, banale. Eppure Darabont dipinge con romanticismo accurato una storia che in fin dei conti commuove (furbescamente?), e oltrepassa un sotto-messaggio piuttosto puritano, perbenista.
Il buon Hanks è un uomo di giustizia in un luogo, francamente, davvero poco giusto. E forse il maggior crollo è proprio qui, in questa revisione abbastanza para.cu.la.

Ma determinate accuratezze registiche vanno premiate, e in fondo la furbizia ha sempre fatto il successo di pubblico. Questa partecipazione di un dono che è una condanna, il finale, le guardie simpatiche (e quella antipatica), la brutta fine del cattivo (mio dio in effetti quante scontatezze) fanno di questa pellicola una piccola salute conformista, che a suo tempo piacque anche al sottoscritto.
6emezzo. ma un 5 sarebbe più salutare.