maremare 7½ / 10 04/11/2006 14:33:16 » Rispondi Con un film dal titolo biblico, Innaritu alza il tiro e ci sforna un affresco sulla globalizzazione sceneggiato da Guillermo Arriaga, che ha scritto anche i precedenti Amores perros e 21 Grammi. Un film sull'incomunicabilità odierna, resa ancora più acuta dalla confusione delle lingue, nella società della globalizzazione. Un film struggente e doloroso, sulla solitudine dell'esistenza umana, incarnata dalla ragazzina giapponese sordomuta, emblema del film. Innaritu riesce benissimo nel descrivere mondi e facce diversi tra loro: la solitudine primitiva del mondo rurale marocchino, la vitalità barocca del mondo messicano, spenta e umiliata dal cugino macho americano, l'incomunicabilità della società giapponese. Peccato che la bravura del regista ceda all'estetismo rallentato e al compiacimento del dettaglio e che la vicenda giapponese sia un po' troppo slegata dall'ossatura principale del film, apparendo attaccata al resto del corpo filmico con un pretesto.