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WELCOME TO THE RILEYS regia di Jake Scott

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HollywoodUndead     7½ / 10  13/12/2011 18:13:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bel film questa pellicola diretta da Jake Scott che, dopo aver diretto diversi videoclip musicali (Cypress Hill, R.E.M, The Smashing Pumpkins, Rolling Stones ecc), decide di seguire le orme del padre (il noto Ridley Scott) dirigendo questo prodotto bello ma non a grandi livelli.
"Tecnicamente" Jake ci ha saputo fare (forse il papà gli ha dato qualche "dritta", un pò come si fa per i compiti a casa) tanto da far sembrare il film di una qualità superiore a quella reale.
In effetti, la storia non è nè molto originale e nè molto avvincente. L'idea di un "tipo qualunque" che lascia il suo lavoro e i suoi beni (e che beni, da subito notiamo che il protagonista è molto benestante) per aiutare la sbandata di turno (una non brava ma bella Kristen Stewart) è abbastanza assurdo. Comunque la bravura del regista e del cast riesce a sopperire a questa "pecca". Altra nota buona è la sceneggiatura che nonostante le volgarità che riesce a far dire alla Stewart riesce bene nel suo intento di rendere la storia quantomeno interessante. Ultima (ma non ultima) nota positiva è la prova del cast, da James Gandolfini (Tony Soprano nella serie televisiva "I Soprano") a Melissa Leo ("Everybody's Fine") che, nonostante il ruolo drammatico, riesce a strapparmi qualche sorriso per la stramberia e l'ironia del suo personaggio. Infine è bello anche citare Kristen Stewart ("Twilight", "Adventurland" e "Panic Room") che qui interpreta una spogliarellista. Chiamata ad una prova di maturità, c'è da dire che l'amante dei vampiri teenager non riesce del tutto a convincere, più bella che brava (però anche solo guardarla ballare in maniera sexy vale la visione del film, alla faccia del vampiro cornuto).
Questo "Welcome to the Rileys" è un film molto carino, ma non eccellente ed è naturale aspettarsi qualcosina di più dal figlio del regista de "Il Gladiatore", "Alien" e "Blade Runner", ma comunque Jake ha già dimostrato di saperci fare, la speranza è quella di vedere un nuovo film diretto da lui superiore a questo (bello ma non eccellente) "Welcome to the Rileys".

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