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INCEPTION regia di Christopher Nolan

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Mr.619     10 / 10  17/11/2011 13:56:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Inception non è il solo inizio di sprigionamento della forma contenutistica del capolavoro di Nolan, ma bensì anche la causa originante, nascente e sviluppantesi della sottile trama logico-filosofica che sottintende alla palese resa espositiva delle immagini che si catapultano ed esplicano a-gravitazionalmente il linguaggio stesso di mezzo che la contraddistingue e, come una realtà veramente parallela, è abbinata nel suo percorso al significato dei singoli fotogrammi. Dunque, come avviene in ambito poetico, si dà il caso che il sensante si identifichi pienamente nell'incorporazione del sensato, così come la dimensione della realtà trainata per esclusione viene effettualmente concretizzata e dispiegata dall'incidente perpendicolarità dello stato idealistico-onirico. La pellicola in sè, volendo che lo spettatore compia operazione di autocoscienza " in medias res", altro non sembra che imitazione retrospettiva ed alteratamente conturbata dell'obiettivo prospiciente ed ammirato del vedente, che, subentrando in comunicazione con la dinamica psicologica dei protagonisti, ne diviene a sua volta " veduto" ed accomunato. Procedendo per un costrutto di accumulazione di gradi, un movimento triadico insito al racconto poemico del viaggio mentale dello psiconauta Cobb domina, regala e contempera discernitamente l'irrazionalità della reale razionalità della storia: l'idealismo appercettivo ( l'idea è il primato basilare e fondamentale della ragione autoformata e forgiantesi processualmente della condizione gnoseo-ontologica dell'individuo, scandaglio disequilibrato del suo proprio suboconscio di formazione esternata); l'appurazione del cosmo limitatamente universale delle possibilità ( l'intro-estroiezione di se stessi in relazione al concetto epistemologico di ciascheduno consente l'attività creatrice di scenari, casi e condizioni che, dilatati dalla maturazione della realtà, vengono a dilatarsi essi stessi nello spazio-tempo della diegesi del sonno sempre più estensivamente quanto più si penetra il perpetuarsi della ricerca della verità e della propria individualità); e, infine, l'affezione dell'accidentalità dei caratteri stabilitori ed affligenti del subconscio dell'Io, costernato dalla tribolazione apportata dall'ipotetica trasmissione di una sola idea e vanamente inizialmente sciacciato dal desiderio del ricordo primordiale che ritorna e che viene levigato sino al raggiungimento di una anamorfizzazione molto ovattata ed impercettibile ai sentimenti della psiche dell'" Homo modernus, possessor sui fati, voluntatis et entis". Al termine dell'a tratti perniciosa, interminabile ed imperitura odissea sofferta, scalfita e patita attraverso la concordanza dei vari pezzi di anima e corpo disseminati di sè nei vari attimi della cruenta battaglia del protagonista con le proiezioni antropo-psicomorfiche fantasmatiche e illusorie del passato, l'equilibrio perduto, oramai ritrovato, si risana e l'ultima enigmatica, quanto toccante e sussultoria, scena, avendo metacinematograficamente con successo perseguito lo scopo di meravigliare ( "Vous abetira") l'occhio della mente e del cuore, capita per essere quasi superflua, giacchè l'uomo, prevalendo la volontà relativa sulla sostanzialità dell' ideale dell'Essere puro, sospinge l'esercizio della propria immanenza oltre le barriere dell'invalicabile, ai confini fra la realtà dell'impossibile e lo spazio del drammatico eroismo. Per quanto è imponente la tensione prociclotica della trottola, indizio discriminante la realizzazione del volere e l'incombenza del potere. Una spiegazione infinita dell'ontica spirituale. Preistoria.
HollywoodUndead  21/11/2011 12:44:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E questo è chiaro.
Invia una mail all'autore del commento The BLuEs mAn  25/11/2011 16:54:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quest'uomo è un genio!!! Ossequi sentiti ad un utilizzatore della lingua italiana peggiore di Checco Zalone..
Marco Iafrate  20/11/2011 23:01:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tranquillo, va tutto bene, sdraiati sul letto, chiudi gli occhi, rilassati.
Tautotes  11/09/2012 14:39:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Stante l'autoreferenzialità del commento in oggetto, esplicante un'alienazione dalla coscienza intersoggettivamente intesa, spaesata verso una conformazione di realtà non solo non intersoggettiva seppur problematicamente considerata e comunemente accettata ma non veritativamente dimostrata, invito il signore di cui sopra a dimostrare secondo il principio firmissimum di parmenidea-aristotelica-platonica concezione, rivisitata in maniera più efficace da Hegel nonchè fra i contemporanei da Severino, a comunicare a tutto il resto del mondo, "cosa minchia volevi dire".
Cordialità.