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GRAN TORINO regia di Clint Eastwood

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Bathory     7 / 10  29/03/2009 20:10:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Parlare di delusione nei confronti dell'ultimo film dell'eterno Clint non è giusto, però mi aspettavo qualcosa in più.
Questo Gran Torino può essere visto come un'analisi, una denuncia, uno spaccato della società americana odierna con tutti i suoi numerosi difetti (razzismo, paura del diverso, bullismo), però è innegabile che Eastwood è rimasto vittima di alcuni luoghi comuni che caratterizzano gli USA, pur risultando effettivamente funzionali allo svolgimento e al messaggio finale della pellicola.

Nonostante tutto però il film convince, se non altro perchè Clint Eastwood con la sua straordinaria interpretazione e la regia molto asciutta (mi ha ricordato molto i fratelli Dardenne in alcuni punti), riesce a reggere da solo un film che risulta leggermente affrettato in alcuni punti (la rivoluzione interiore di Kowalski sembra avvenire quasi da un momento all'altro).

Molti hanno esaltato il finale, di indubbia potenza visiva ed emozionale, ma francamente è abbastanza prevedibile, se non altro perchè è l'unica conclusione plausibile e sensata, pur essendo stata improntata la pellicola su un binario completamente opposto..

Lunga vita a uno dei più grandi registi degli ultimi anni.
Bathory  29/03/2009 20:10:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Alla fine ce l'ho fatta eh Piero?!?
pier(pa)  29/03/2009 20:35:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sì...però non mi hai convinto...
Hai scritto le stesse cose di cui avevamo parlato e a cui avevo obiettato in modo che, credevo, ti avesse convinto.
Non sono d'accordo sulla prevedibilità del finale.