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GRAVITY regia di Alfonso Cuarón

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Paniko23     8 / 10  24/10/2013 10:58:13 » Rispondi
Ho letto una miriade di commenti, positivi e negativi, ma nessuno che abbia colto il senso di tutto il film. E dire che gli indizi durante tutta la pellicola erano evidenti.
Tralasciamo la regia che è perfetta (il primo piano sequenza di venti munuti entrerà presto nei libri di storia del cinema), tralasciamo anche la fotografia stupenda, il 3d che funziona come non mai e la recitazione dei personaggi che è più che buona. Ma tutti i commenti che ho letto si sono soffermati alla sceneggiatura che è scarsa o inesistente. Lo è. Ma ciò che fa il film in questo caso non è la trama, è il significato metaforico dietro le immagini. Non venitemi a dire che trovarci delle metafore in questo film sia una forzatura, se lo pensate mi spiace dirlo ma non ne capite un ***** e forse avete problemi mentali di comprensione. Questo film è pieno zeppo di immagini metaforiche.
Partiamo dall'inizio. Gravity tratta la storia di una donna che ha perso una figlia di quattro anni per un episodio che anche lei definisce stupidissimo e, per questo motivo, la vediamo nello spazio come "imbambolata", quasi apatica e con una voglia di vivere ormai perduta. Il suo collega, interpretato da George Clooney, capisce lo stato d'animo di Sandra Bullock e la sprona in diversi modi. In più, le spiega come fare per sopravvivere e si prende cura di lei. Ora, prima considerazione: George Clooney rappresenta in questo film un genitore. Addirittura rappresenta una figura materna.

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Da qui cominciano tutta una serie di immagini che riportano al concetto di rinascita.

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barone_rosso  26/10/2013 12:11:56 » Rispondi
Credo che tu abbia bisogno di ripassare il concetto di "metafora".
Paniko23  26/10/2013 21:11:53 » Rispondi
Perchè non mi illumini?
pernice89  24/10/2013 11:22:54 » Rispondi
Sono d'accordo su quasi tutto... tranne sul fatto che ognuno coglie il film a suo modo, non c'è un'interpretazione unica. Se tu sei riuscito a cogliere tutti questi dettagli, ti faccio i complimenti, davvero, perché io per esempio su molte cose non ci arrivo. Ma non dire agli altri che non ne capiscono un *****, per piacere. Non sei il supremo essere della conoscenza.
Paniko23  24/10/2013 11:33:33 » Rispondi
Io mi riferisco a tute quelle persone che, pur non avendo le competenze per criticare un'opera (cinematografica o di altro tipo) si permettono di pontificare elevandosi a critici supremi. Io lo dico, di pittura non ne capisco nulla, per cui non mi permetto di giudicare un quadro. Ma quando sono andato a vedere questo film al cinema (due volte, forse andrò una terza) ho sentito tantissima gente in sala dire "che film di *****" e questo sinceramente mi ha fatto parecchio incazzare. Come puoi giudicare, ad esempio, un piano sequenza se non hai mai studiato nulla sulla regia?
Detto questo mi spiace se sono sembrato arrogante, non era mia intenzione.
pernice89  24/10/2013 13:44:17 » Rispondi
Sì, scusa, forse anch'io ho esagerato un po', solo che è da un po' che leggo commenti in giro di gente arrogante per davvero... e allora mi sono un po' scaldata.
suboost  31/12/2013 04:39:54 » Rispondi
beh questa discussione e' antica come il mondo. l'arte per essere giudicata tale deve essere fruibile un po' da tutti o per trovare la bellezza in un'opera devo avere un paio di lauree?
cmq sembrano tt unanimi nel definire molto bella la fotografia come fai notare ma inesistente la recitazione e la sceneggiatura.
come diceva qualcuno prima, non si va' al cinema per fare giro sulle giostre, x quello ci pensava gia' gardland con il suo cinema dinamico....

Paniko23  09/01/2014 16:40:39 » Rispondi
Scusami ma, sinceramente, non mi sembra proprio serva una laurea per capire questo film. Poi, se uno vuole andare a vedersi un film senza pensare a nulla, si vada a vedere dell'altro
Noodles_  24/10/2013 17:32:10 » Rispondi
D'accordo su tutto, e complimenti per l'analisi.