dagon 5½ / 10 19/12/2015 22:45:04 » Rispondi Un film vecchio e scontato. Non c'è mezza cosa che non sia prevedibilissima. Suspense zero e finale con retorica dolciastra. Spielberg un tempo metteva nei suoi film il cuore, la passione, ora è divenuto gelido come il suo direttore della fotografia. Kaminski non lo sopporto più: non è ammissibile che un film ambientato nell'800 (Lincoln), uno ambientato a cavallo degli anni '60 (questo), uno ambientato negli anni '70 (Munich), uno nel futuro (Minority report) siano fotografati alla stessa maniera. Epoche e luoghi diversi resi con lo stesso stile, immutabile. Nel mondo di Kaminski dalle finestre non si vede mai nulla e non entra la luce, ma un baluginio bianco sbavato (smarmellato, avrebbe detto qualcuno) e diffuso. Nel mondo di Kaminski esiste un solo colore: il bluastro/ghiaccio che copre tutto. Fastidio.
zakalwe 26/03/2016 23:42:32 » Rispondi Analisi sulla fotografia molto interessante, non ci avevo fatto caso, anzi, mi era piaciuta. Se non fosse questa popo' di polpetta mi verrebbe voglia di rivederlo per rivalutare la fotografia. Grazie.
dagon 19/12/2015 22:47:14 » Rispondi che nostalgia di Daviau....