david briar 7 / 10 26/09/2015 14:28:52 » Rispondi Ritorno grandiosamente annunciato a livelli di eccellenza della Pixar,mi è piaciuto,ma non riesco a vedere tutta quest'eccellenza,mentre regna la medietà di un buon prodotto,se non per pochissimi isolati momenti. Diciamo,innanzitutto,che l'idea non è nuova come l'hanno voluta spacciare negli slogan,per quanto abbia premesse molto interessanti e un potenziale sicuramente altissimo.Dipendeva tutto dalla valorizzazione dell'idea,tecnicamente e emozionalmente. Dal punto di vista tecnico è difficile lamentarsi,in particolare una scena nel pensiero astratto è semplicemente fenomenale,uno dei maggiori apici Pixar.Ma anche una scena a cena funziona decisamente bene ed è la più divertente del film,in cui comunque si ride poco(nella mia sala non si è riso quasi mai,vabbè che eravamo pochi)e al massimo si sorride per alcune trovate e citazioni(quella a Chinatown è una vera chicca). Il messaggio sull'importanza di tutte le emozioni arriva in modo semplice e diretto,è molto significativo sia per adulti che per bambini.Chi ha parlato di un film che non è per bambini forse si riferiva a bambini molto piccoli,o sottovaluta i bambini,che possono capire benissimo tutto di Inside out se partono con la predisposizione mentale giusta.La prima parte di Wall-e era una sfida decisamente più rischiosa di cui forse ci si dovrebbe ricordare,prima di parlare della complessità di Inside out. A mancare è un'emozione veramente forte,personalmente ho trovato tutto carino,ma anche molto leggero e poco incisivo.Il film scorre bene per tutta la sua durata senza lasciare segni particolari,secondo me perché si doveva puntare molto più sull'Out per creare un'emozione forte nella dialettica fra l'Inside e l'Out.Invece si arriva al finale con poco trasporto verso Riley(e quindi non si sente molto il suo dramma) e di più per le sue emozioni personificate,anche se nulla di sconvolgente.E' tutto troppo trattenuto,forse per non rischiare,e in un film che parla di emozioni non è il massimo. La rappresentazione del cervello è simpatica e tecnicamente eccelsa,ma aggiunge poco che non avessimo già visto altrove,prende spunto da svariati film,anche Pixar,ma anche altri,mi viene in mente Matrix e l'Inception di Nolan,ricalcato anche in un passaggio fondamentale.Il che non dev'essere per forza visto come un difetto,perché dev'essere stato molto difficile progettare tutto,ma la facilità con cui tutto crolla è francamente esagerata,come la facilità con cui tutto si risolve.
Inside out si pone palesemente come un nuovo Toy story,e non ho dubbi che i seguiti annunciati dal finale potrebbero essere decisamente più interessanti nel trattare la crescita(con Toy story è stato così,trovo il primo capitolo quello di livello inferiore).Sicuramente ci sono dei personaggi che hanno ottime probabilità di diventare cult e il ritorno della Pixar ad una storia interessante e nuova da sfruttare.Insomma,un film carino che promette bene per un ritorno a grandi livelli,ma che non è a quei grandi livelli,e inavvicinabile alle eccellenze Pixar,ritengo ci siano almeno 5 film loro migliori di questo.Vincerà l'Oscar,ma se davvero fosse il miglior film d'animazione dell'anno,non sarebbe un grande anno per l'animazione. Chi ha visto il capolavoro non ho capito dove l'abbia visto,ma forse come al solito è un problema mio..
anthony 26/09/2015 14:35:22 » Rispondi "ma forse come al solito è un problema mio.."
L'unico concetto davvero misurato e condivisibile del tuo messaggio.
adrmb 26/09/2015 14:48:56 » Rispondi Io sono stato più generoso nel voto, ma praticamente hai descritto le mie stesse sensazioni, non sei solo, tranquillo. XD Quoto la parte della dialettica In-Out in particolare riguardo la questione Bing Bong, che a me sembra buttata un po' così.
anthony 26/09/2015 15:28:32 » Rispondi anche tu infatti hai scritto un commento un bel po' fuori dal mondo.
Ovviamente il sito è democratico e si accettano anche i commenti fuori dal coro e sbagliati. :-D
david briar 26/09/2015 17:35:25 » Rispondi Sbagliati per te.Sarebbero sbagliati in senso assoluto se Inside out fosse un capolavoro in senso assoluto,veramente pensi che lo sia?Va bene che ti ha emozionato e tutto,ma parlare di capolavoro assoluto e incriticabile a 10 giorni dall'uscita,come se fosse un film fondamentale,mi pare francamente esagerato.Se poi hai degli argomenti per dimostrare che Inside out sia oggettivamente un capolavoro,sarei curioso di discuterne.
adrmb 27/09/2015 00:50:04 » Rispondi La tua saccenza mi dà il voltastomaco.
david briar 26/09/2015 17:30:13 » Rispondi Non è che sei stato troppo generoso col voto?Leggendo il testo,sembra impossibile pensare che sia un 8. Si,sono d'accordo con tutto quello che hai scritto,la riflessione che dovrebbe stimolare Bing Bong è molto simile a quella a cui si punta con i giocattoli in Toy story,anche se li è decisamente di livello più alto.Anche a me l'amico immaginario non ha scosso particolarmente,seppur un po' di tenerezza me l'abbia fatta.
adrmb 27/09/2015 00:49:05 » Rispondi E' vero, rileggendo il mio commento, sembro decisamente sbilanciarmi, ma di per sé, è stato un film che generalmente ho apprezzato (pur con le riserve esposte), che trovo comunque costruito bene e di un'inventiva (soprattutto ho apprezzato la parte relativa al making del sogno) che fa respirare aria fresca dopo il fiacchissimo 'Brave', il prevedibile 'Monsters University'; Gioia è un personaggio costruito benissimo, così come benissimo è gestita la sua evoluzione nelle sue fasi, messaggio - qua sì - decisamente coraggioso, e giusto (per quanto il finale sia comunque decisamente lieto, per quanto a mio avviso in linea con la personalità di Riley).
Sulla questione Bing Bong, mi riallaccio alle tue parole sulla dialettica tra In e Out:
il rapporto biunivoco tra le due parti va a scatti, nel senso che alcune volte è presente, come quando Tristezza sente l'impellente necessità di toccare i ricordi perché effettivamente Riley è attraversata da "folate" di tristezza, ma più spesso gli eventi vengono manovrati dalle Emozioni che si comportano come esseri pensanti; in questa logica mi ha proprio dato fastidio che la morte di Bing Bong avvenga in maniera quasi "accidentale" (perché sembra che accidentalmente cada nel dimenticatoio), e non perché c'è un sincronismo con la Riley esterna. Il punto è che non capisco neanche chi parla di "film di maturazione e crescita" dal momento che la vicenda è ambientata in un momento imprecisato tra la prima infanzia e la preadolescenza. L'isola dell'amicizia era già attiva prima del trasloco, quindi logicamente Bing Bong doveva scomparire prima (o se proprio durante la pubertà), se avessero voluto mantenere un minimo di verosimiglianza, per come la vedo io. La fuga dal "dimenticatoio" è tutta molto "hollywoodiana" (inizialmente pensavo che il razzo fosse impossibilitato da una barriera invisibile, proprio perché DIMENTICATO da Riley, non che vi fossero implicazioni di stampo 'Titanic'he dove uno doveva sacrificarsi perchè il peso non reggeva.
adrmb 27/09/2015 00:58:27 » Rispondi Il livello è più alto semplicemente perché sono film che trattano in maniera decisamente migliore ed efficace quel tema (a mio avviso lo splendido flashback di Jessie ed Emily del secondo film surclassa nettamente la pseudo-commozione di Bing Bong), in IO è tutto molto trattenuto, secondo me dilatare i tempi, raccontare delle fasi di crescita della ragazzina avrebbe dato respiro alla trama.
david briar 27/09/2015 15:21:08 » Rispondi Hai perfettamente ragione,il secondo film di Toy story poi è il mio preferito dei 3,potentissimo a livello emotivo con semplicità. Magari raccontare le altre fasi della crescita nei prossimi episodi,vedo probabile dei sequel.In ogni caso questo mi sembra così acclamato anche perché uscito dopo alcuni film deludenti della Pixar.E hai ragione anche su
Bing Bong.Ho pensato anch'io che li ci volesse una maggior dialettica fra l'Inside e l'Out,per rendere più credibile e potente quel momento.E il finale,per esempio?Le emozioni tornano al quartier generale giusto in tempo a salvarla,come se quello che Riley fa dipendesse solo ed esclusivamente dalle emozioni che si muovono come esseri pensanti.Non si crea un forte coinvolgimento soprattutto per questa mancanza di dialettica fra In e Out. Forse è meglio evitare di continuare ad analizzarlo,era un prodotto estremamente difficile da fare e potremo trovare più difetti di quanto ci immaginiamo,tali da farci rivalutare totalmente il voto in negativo.. :D
adrmb 27/09/2015 17:18:17 » Rispondi Quel punto è emotivamente quello che più mi prende (più del "finale strappalacrime" del terzo, della fornace...), ma complessivamente il mio preferito rimane il primo, una spanna sopra gli altri due, a mio avviso.
Certo, per come è stato strutturata la mente appare chiaro ed evidente che le Emozioni agiscono indipendentemente (alcune critiche hanno lamentato proprio l'aver dipinto Riley come un , tant'è che al termine della visione del film non ho potuto fare a meno di pensare che se Gioia fosse comunque rimasta intrappolata nel dimenticatoio, anche se a Riley fosse miracolosamente riuscito l'infantile piano di fuga avrebbe trovato la fregatura lolol XD
Già, meglio fermarci qua, in 'sti giorni mi sto rileggendo 'Harry Potter e il prigioniero di Azkaban' e ho già la testa piena di formulazioni contorte sul giratempo u.u Meglio non esagerare ahahah (è stato un piacere comunque!)