_Hollow_ 8 / 10 07/01/2014 02:28:43 » Rispondi Un ottimo film, che pensavo fosse molto più "leggero" e in realtà non lo è affatto. Non che sia una sorta di critica, è solo fatto ... a modo suo. Praticamente una sorta di documentario; per la raffinatezza dell'argomento e il modo in cui è girato mi ha ricordato molto "Tokyo-Ga" di Wenders infatti (ovviamente solo un'impressione, i due film non hanno molto in comune a parte quella). Direi che come tema invece mi ricorda molto "Vivere" di Kurosawa ... la conclusione dei due film è praticamente la stessa (bellissima).
ovvero che ciò che più rende una vita degna di esser stata vissuta alla fine è l'aver fatto qualcosa di buono per gli altri, esser stati amati da qualcuno o aver anche solo regalato a qualcuno una gioia, una speranza, un momento felice.
Però non so, in fin dei conti è un film veramente strano. Bello il tema, bellissima la metacinematografia che si inserisce nel finale, però non scorre via perfetto. Per questo non lo premio del tutto come son solito fare con film del genere. Il fatto è che nonostante la lentezza sia una sorta di pecca, un po' come quello strano effetto-documentario in cui è girato ... si capisce vedendolo che questo film sia perfetto così. Doveva esser così, anche nelle sue imperfezioni. E, non per ultimo, l'impressione è che nasconda pure diversi simbolismi, che sia piuttosto ermetico.
Quindi riassumendo, da vedere per la morale e per la metamorfosi registica del finale metacinematografico; non certo se si cerca dell'intrattenimento. In pratica da evitare solo se non piace la filosofia, o il cinema.