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LA MAFIA UCCIDE SOLO D'ESTATE regia di Pif

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  03/12/2013 01:06:08 » Rispondi
Caro Pif (?), i miei sinceri complimenti... il tuo film è pieno di sbavature ed errori formali (iniziare e finire una storia come una puntata del Testimone è un azzardo poco felice), la storiella dell'amore eterno sembra confezionata apposta per spiegare agli italiani più gretti che abbiamo vissuto qualcosa di serio, ma del resto hai capito benissimo che l'unico espediente per farti capire è usare un metodo à la Fabio Volo, altrimenti chi mai la impara la storia lugubre della nostra marcia Repubblica? Un po' di Salvatores misto a Forrest Gump ci sta, anche perché alla fine il fine da commedia didattica diciamo è stato raggiunto in pieno. Qualche momento meno riuscito (la festa di Carnevale) si può perdonare, se poi vengo investito da una doccia di dolorosi ricordi (i funerali di Falcone) dove manca solo il discorso retrivo del pessimo Claudio Martelli a ricordarmi quanto discriminata sia la giustizia italiana e quanto schifo abbiamo visto fino ad ora. Lo stesso schifo che provi quando vedi l'italiano stracciarsi le vesti dopo decenni di complicità al sistema che lui stesso provvede a infangare, quando non gli va più bene. E' un gusto del paradosso che però piace, anche quando eludi a Beckett (la rivalità tra due coetanei) e onori la memoria mentre pensi ai lucchetti del ponte Milvio a Roma. Per questa e altre ragioni (si esce schifati perché una discreta commedia all'italiana racconta lo schifo di un paese meglio di tanti film cosiddetti autoriali) ho apprezzato questo film, investito da una tenerezza che, in fin dei conti, è repressa da un sarcasmo persino coraggioso