nocturnokarma 7½ / 10 02/02/2013 16:49:48 » Rispondi Personale rivisitazione del mito di Medea. Pasolini mette da parte il "realismo storico" contrapponendo il barbarico mondo di Medea (una magnetica Callas) con quello urbano di Giasone che non riconosce il divino. E proprio la messa in discussione della religione (come autore della Storia) va di paripasso con il discorso più politico. L'uso delle scenografie aiuta a stilizzare la ricostruzione, presentando un mondo leggendario di arcaiche ma attuali contraddizioni.
Bello e difficile, a causa di una frammentazione narrativa. Ma anche per questo affascinante ed ermetico. A Pasolini si può rimproverare alcuni eccessi di schematismo, ma è ammirevole la forza visiva e il furore intellettuale.