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2001 ODISSEA NELLO SPAZIO regia di Stanley Kubrick

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éowyn_3     10 / 10  17/07/2004 14:01:04 » Rispondi
ke dire?! considerato il capolavoro di kubrick, questo film è di un'incredibile magnificenza, e da vita a una miriade di libere interpretazioni. epico.
sb6r  17/07/2004 14:13:56 » Rispondi
brava, hai colto il punto cruciale dell'opera: ognuno può dare la sua interpretazione personale senza per questo dire una scemenza.
Che genio che era Kubrick...cavolo!
éowyn_3  17/07/2004 14:34:35 » Rispondi
già. infatti alla fine del film credevo di essermi persa qualcosa... invece ho notato ke tutti avete una vostra opinione a riguardo e nessuna è giusta o sbagliata...tutte sono possibili.
cash  17/07/2004 14:50:29 » Rispondi
un momento, andiamoci piano sulle libere interpretazioni. Ogni volta che un regista che voglia fare un certo tipo di discorso mette un determinato oggetto in scena, è perchè quell'oggetto serviva a qualcosa. Clamorosa la s*******ta che bazin (uno dei massimi teorici del cinema, purtroppo francese) si fece intervistando orson welles, nel quale forniva la sua interpretazione circa la funzione dell'antagonista nei film di welles, che avrebbe costituito un corposo capitolo di un suo prossimo libro. bene, welles entrò in netto contrasto con lo studio del teorico francese, sostenedo, in pratica, che la sua interpretazione non significava assolutamente nulla per lui. Pura speculazione, che non rispecchiava affatto l'animo con cui faceva i film. bazin pubblicò lo stesso il libro, con una breve introduzione che avvertiva i lettori, in pratica, dell'inconsistenza del suo lavoro, smentito da welles stesso. E io me lo sono dovuto studiare lo stesso. secondo voi ha senso? pensate che un autore non abbia in mente una precisa idea da trasmettere?
Raskolnikov  17/07/2004 16:32:34 » Rispondi
"Ognuno è libero di speculare a suo gusto sul significato filosofico e allegorico del film. Io ho cercato di rappresentare un'esperienza visiva, che aggiri la comprensione per penetrare con il suo contenuto emotivo direttamente nell'inconscio"
Parole di Kubrick

Queste erano le sue intenzioni. Ogni speculazione su 2001 deve fare i conti con questa dichiarazione. Ora, sono d'accordo sull'univocità della scelta degli 'oggetti di scena'. Cioè, Kubrick aveva un piano ben preciso: è evidente e lo dichiara lui stesso. È comunque innegabile, nonostante tutto, la coesistenza di interpretazioni diverse (dalla raffigurazione simbolica del superuomo nietzschiano alla volontà teleologica della divinità). Ma l'interpretazione di un'opera, in fondo, è una speculazione che ricerca le molteplici origini dell'unità artistica facendo uso di psicanalisi, semiologia, antropologia culturale e filosofia. È dunque evidente che un'interpretazione così definita non si presta allo studio di "un'esperienza visiva che aggiri la comprensione", tanto più che in questo caso le 'origini' coincidono con il prodotto finale. Qual'è la soluzione? Semplice. Il substrato dell'opera è univoco, immutabile ed è emotivo. I gradi di libertà appaiono nel momento in cui si comincia a specularci sopra. E forse questo è uno dei segreti dei capolavori. Il critico, come direbbe Wilde, deve soltanto assorbirne la bellezza e tradurla in forma nuova.
cash  17/07/2004 20:08:39 » Rispondi
ma da quando si ascolta un autore che parla delle sue opere? ma dove s'è mai visto? perchè, hai mai letto di lynch che se ne esce con "mo' vi spiego che è successo"? Così in alcune interviste dice, annoiato, che non c'è nulla da capire, di lasciarsi trasportare dalle emozioni e basta, in un'altra che ogni singolo elemento ha una sua precisa funzione, ed è insostituibile nell'economia della trama. E comunque pensi che nessuno abbia mai chiesto a kubrick il significato del film? Purtroppo non ho la citazione pronta come la tua, ma in sintesi rispondeva che un significato univoco c'è, ma svelarlo significava far perdere al film quell'aura di indefinito carisma che ha sempre posseduto. A te kant ha rovinato la vita. *****, ma hai mai provato a girare un film? A concepire una scenografia, un'inquadratura? pensi che i singoli elementi vengano distribuiti a casaccio, o perchè hanno un preciso e insostituibile significato nel contesto in cui sono inseriti? pensi che l'ultima sequenza, quella della stanza bianca, sia un qualcosa che in realtà può essere sposato con molteplici ipotesi? Come ho già detto tante volte, opera=molte interpretazioni=nessuna interpretazione=significato zero.
éowyn_3  17/07/2004 20:25:11 » Rispondi
e allora tu il film come lo interpreti?
sb6r  18/07/2004 14:59:55 » Rispondi
Se ho capito bene i discorsi di cash, lui nn può interpretare 2001 perchè l'interpretazione è una sola e la conosce solo Kubrick. Correggetemi se sbaglio.
cash  18/07/2004 15:16:26 » Rispondi
mi spiace che tu abbia capito questo, evidentemente è inutele scrivere più di tre righe, perchè poi nessuno legge con attenzione. Non ho detto che non ha un'interpretazione; ho detto che tali opere generano messaggi che non è possibile classificare con interpretazioni multiple; un autore dice una cosa, e adirla tutta è fuori luogo anchre l'interpretazione stessa, perchè implica già filtri personali di lettura. Appunto, questa è la parola chiave; LETTURA e DECODIFICAZIONE, non INTERPRETAZIONE. Gli autori incompetenti partoriscono opere a più strati di lettura perchè in fin dei conti esercitano puro stile e formalismo (dino campana, dadaismo), i grandi autori, attraverso l'uso di mezzi artistici, esprimono idee universali, che essendo appunto idee di una singola persona, hanno un senso di lettura. Ma sono idee e concetti talmente sublimi e grandi, che il vissuto personale confluisce nel vissuto universale (renoir, eliot, kubrick, kieslowski). Poi non so, questo è quello che è stato detto fin'ora dalla storia e critica del cinema e dalle discipline comparate al cinema, quali sociologia, psicoanalisi e semiotica. Se non siete d'accordo firmate un manifesto di controcultura accademica.
sb6r  18/07/2004 15:57:38 » Rispondi
FRASE MIA:
"nn può interpretare 2001 perchè l'interpretazione è una sola"

FRASE TUA:
"Non ho detto che non ha un'interpretazione; ho detto che tali opere generano messaggi che non è possibile classificare con interpretazioni multiple"

Scusa se insisto e se mi permetto, ma come vedi con la mia frase nn ho voluto dire che nn ci sono interpretazioni ma che ce n'è una sola, almeno io ho capito questo dai tuoi discorsi.
Il fatto che tu dica che è inutile scrivere più di 3 righe perchè nessuno le legge, mi offende abbastanza in quanto io ho letto tutto quello che hai scritto prima di risponderti, probabilmente nn sono riuscito a capirne il senso oppure mi sono perso dietro a tutti quei paroloni (visto che stai parlando con un ignorante, usa termini più semplici), ma sicuramente mi sono sforzato di vedere la questione con la tua ottica. Mi spiace che tu abbia finito il tuo discorso con quella frase ironica perchè sinceramente io nn ho certo la presunzione di andare contro la "cultura accademica" e non vedo il motivo per cui tu debba prendermi in giro. Il mio discorso iniziale era tutt'altro che saccente o presuntuoso, volevo semplicemente esprimere il mio punto di vista che, nonostante tutti i tuoi studi su Kubrick, ritengo meriti rispetto.
cash  18/07/2004 17:36:45 » Rispondi
ehy, ehy, non fare l'accendino, non ti scaldare... Scrivo frasi polemiche perchè sono polemico, chiedi ai ragazzi. ma non sei il genere di persona con cui voglio mostrarmi superiore o roba simile. E' il mio carattere, non ti ho detto che sei deficiente e non ti ho dato dell'imbecille, nè intendo farlo. Chiudiamola qui, ok? Mi spiace che te la sia presa così.
sb6r  18/07/2004 17:42:51 » Rispondi
fa niente, tanto sono uno che nn sa fare l'incazz.ato.... ;-)
So che nn mi hai dato del deficiente direttamente, però dai tuoi discorsi mi pareva che volessi farlo intendere; visto che la mia idea si è rivelata sbagliata la chiudo qui chiedendoti scusa e ritirando quello che ho detto poco fa; alla prossima! :-)
cash  18/07/2004 19:09:38 » Rispondi
no, no, è che io sono proprio antipatico tanto. ma parecchio, eh ehe he! Alla prossima1
sb6r  19/07/2004 09:58:16 » Rispondi
no dai, nn sei tanto antipatico.
cash  19/07/2004 10:01:13 » Rispondi
si, prova a immaginare che il remake di zombi di snyder ti sia piaciuto, vatti a cercare i commenti e immagina come mi avresti ucciso. però kappa ha tagliato molte cose carine.
sb6r  19/07/2004 10:04:32 » Rispondi
mmmmmm.... in realtà ti potrei uccidere se mi tocchi un film di Tarantino... :-P
cash  19/07/2004 11:13:18 » Rispondi
Come potrei mai? Lo adoro come pochi...
sb6r  19/07/2004 11:19:17 » Rispondi
bravo! qui mi trovo pienamente d'accordo con te! ;-)
cash  19/07/2004 16:41:11 » Rispondi
quando ho visto la prima volta pulp fiction sono rimasto inchiodato in stand-by per circa 7 ore. Non riuscivo a crederci.
cash  17/07/2004 22:22:11 » Rispondi
mmmh... boh?
Raskolnikov  17/07/2004 21:39:49 » Rispondi
È utilissimo ascoltare un autore che parla delle sue opere, quando è evidentemente sincero. Aiuta a comprendere non tanto quello che ha creato, ma quello che avrebbe voluto creare. Quindi le sue intenzioni, che non sono altro che l'obiettivo di qualsiasi critica. E poi scusa, se non vuoi dare credibilità a Kubrick che dice che non esiste un'interpretazione FILOSOFICA univoca come puoi credergli quando ti dice che invece il significato c'è ma non lo vuole dire? Poi bisogna distinguere una cosa: dal punto di vista del fruitore, un film dal significato inaccessibile per costruzione (e non perchè e difficile capirlo) è equivalente ad un film che non ha significato, oppure che ha molti significati sovrapposti. Ed è ovvio che sto parlando di significato, non di contenuto. Se permetti, 2001 è uno di quei film inaccessibili. Prendiamo la scena che hai detto tu, quella finale con la stanza bianca. La tua domanda è: "pensi che l'ultima sequenza sia un qualcosa che in realtà può essere sposato con molteplici ipotesi?" Si. E ti prego di dimostrarmi il contrario. Poi tu, non so come, hai capito che dicessi che Kubrick ha messo gli elementi a casaccio. Ho detto esplicitamente "sono d'accordo sull'univocità della scelta degli 'oggetti di scena". L'univocità non sta nel significato filosofico, è ovvio, ma in quello emotivo. Senza il mobilio settecentesco, senza il bicchiere che si rompe e senza il morente che alza il dito verso il monolito quella scena avrebbe avuto un impatto completamente diverso. Ma darle un valore filosofico significa svilirla. Magari si può dire: 'Si, ecco, rappresenta l'ascesa escatologica verso la nuova umanità'; oppure, 'è ovvio, è l'uomo che finalmente ha compreso qual'è la sua strada e si ricongiunge a Dio, infatti alla fine c'è un bambino che guarda il mondo, simbolo della ritrovata innocenza'; o ancora 'è l'uomo che ha rinunciato alla verità e si affida alla contemplazione'. Non ci sono elementi sufficienti a dare una risposta, perchè quelle immagini non sono un trattato di filosofia, in cui ad ogni parola corrisponde un significato per lo più univoco. Se lo fossero 2001 non sarebbe quello che è, e cioè un capolavoro.
cash  17/07/2004 22:32:16 » Rispondi
non è che stai allungando un po' il brodo? Tu, come sempre, filosofeggi e vai di speculazione. Stanza bianca; momento. Io ho parlato di SIGNIFICATO effettivo del tutto, cioè "cosa vuole dirmi con questa sequenza? I vari elementi scenici-simbolici volgono verso il formarsi di un insieme linguistico compiuto, come fossero fonemi di una frase?". per cui, il chiedermi il perchè dell'arredamento settecenteso mi pare del tutto speculativo. Io intendo il fine ultimo, l'ultimo fotogramma che termina e giustifica ul film. Tutte le tue ipotesi virgolettate mi paiono, scusa, assolutamente inutili. ma perchè tirare in ballo dio? Si parla di EVOLUZIONE, è un film che parla del cammino dell'uomo. C'è un oggetto (il monolite) che si presenta ogni qual volta il genere umano si evolve. E' un bel simbolo, no? E la stanza bianca non è un'ottima simbologia di ciò che avviene nella mente del protagonista? L'immagine finale è forte dal punto di vista emotivo, non simbolico. Gli occhi innocenti del pupo chi ce li vuol vedere li veda, è bello fare ipotesi e provare a tutti quante connessioni siamo in grado di fare, ma purtroppo il mondo gira in maniera molto più semplice; l'uomo non si accontenta mai di niente.
Raskolnikov  18/07/2004 00:21:27 » Rispondi
Allora, è evidente che stasera sei ubriaco. Io non sono in forma, ma tu stai in coma etilico. Ho scritto le prime ipotesi che mi sono venute in mente, così, a caso! Il contesto mi sembrava chiaro: non si possono trarre conclusioni di tipo filosofico sul film. E allora sono partito con un po' di interpretazioni, comunque non falsificabili, per dimostrare il concetto. E tu come te ne esci? "Le tue ipotesi virgolettate sono inutili". Ma dai! Non negarlo. Sei ubriaco.
Comunque è vero. L'unica cosa assolutamente certa è che si parla di evoluzione. Ma questa non è materia filosofica, è materia artistica. Mica spiega in che direzione va l'evoluzione o perchè deve avvenire qualsiasi evoluzione. Non dice 'il superuomo è quello che trova il senso' o altre boiate del genere. Ti avvolge con le sensazioni tipiche correlate con l'idea di una qualsiasi evoluzione, senza spiegarti nulla. Poi non è assolutamente detto che la stanza sia una simbologia di quello che avviene nella mente del protagonista. Questa si che sta bene insieme alle mie ipotesi inutili.
Per finire. Il mondo è molto più complicato di così. Sono gli uomini, in particolare i filosofi, che tentano di semplificarlo per trovarsi a loro agio.
cash  18/07/2004 12:54:01 » Rispondi
mz che ***** stai dicendo? Mi sembra di ritrovarmi di fronte allo stesso tipo che ha scritto quella marea di minchiate nel commento di matrix reloaded! mi sa tanto che ti sei letto quello che ho scritto saltando una riga sì e l'altra pure. Le ipotesi virgolettate che hai scritto sono oggettivamente inutili; hanno lo stesso valore di questa"il bambino cosmico ci guarda perchè vuole gli omogeneizzati di pecora aliena". ma che senso ha? perchè, dobbiamo vedere quest'immagine come ci fosse davvero un bambino nello spazio che galleggia? ma dai! E la stanza bianca, metafora di ciò che sta avvenedo in lui, al suo interno, non è nè un'ipotesi, nè inutile, ma la spiegazione di clarke. dato che ha scritto la sceneggiatura insieme a lui, ci avrà ben parlato, avrà inteso cosa stanley avesse in mente. E mi dispiace, ma è un'opera molto concettuale, meno artistica di altre. E il discorso su dove vada l'evoluzione è ben chiaro. Vuoi togliere a kubrick uno dei suoi grandi temi, cioè la paura del futuro? Un dettaglio, così, per farti capire di quanto mettesse le cose a casaccio, tanto poi ci pensa il pubblico a trarne un senso (ero ironico, non so se s'è capito). HAL; prova a sostituire ogni lettera con la successiva. Cosa viene fuori? Bravo! nessuna mania per i dettagli, no? E, mi spiace, ma il mondo funziona a scansione binaria, tutto ciò che accade è in realtà molto semplice. Sono i filosofi che la complicano.
Raskolnikov  18/07/2004 15:57:02 » Rispondi
Aridaje con le ipotesi virgolettate. Lo so benissimo che sono inutili e io proprio questo volevo dimostrare! E cioè, che QUALSIASI ipotesi filosofica sul significato del film che abbia un senso compiuto è inutile. Comunque riscrivo il concetto in un raro dialetto zulù: Awabawa iujji liujiuwebaba wek bawama tyhkwe hyuwoa tyu hiwbawa wek lijweba. Chiaro?
Dai, basta fare i ragazzini (divertentissimo). Ultime precisazioni. Se fosse un'opera concettuale, come dici tu, dovrebbe essere possibile riassumerne il significato in proposizioni logiche di senso compiuto. Cioè, soggetti, predicati e complementi. E credo che questo sia impossibile: resterebbero sicuramente fuori degli elementi o l'accordo tra alcuni di essi sarebbe forzato. Infatti, le uniche cose di cui possiamo parlare con relativa certezza sono le immagini concettuali generali su cui è costruito il film, ma non possiamo formulare una teoria che li contenga con il loro preciso significato e li metta in relazione in modo coerente. Ad esempio, è abbastanza evidente che il film parli di evoluzione e ne dia una splendida immagine artistica. Ma non possiamo inserire la parola 'evoluzione' in un discorso filosofico compiuto. È un'immagine evocativa, quella dell'evoluzione. Ora, tu dici che è ben chiara la direzione dell'evoluzione. Guarda, magari, anzi sicuramente, Kubrick ha spesso espresso il timore nei confronti del futuro, ma il finale di 2001 mi sembra ottimistico: si vede un bimbo nello spazio e si ascolta il Così parlò Zarathustra in tutta la sua magnifica possenza. In ogni caso quella dell'ottimismo/pessimismo non è che un'altra coloritura emotiva. Non ha nulla di filosofico. Non è una teoria sul futuro dell'uomo, non ci sono gli elementi. Si, conoscevo la questione dell'IBM, divertente. Ti rispondo sopra sull'attenzione di Kubrick ai dettagli.
In quanto al nostro sconclusionato trafiletto finale: se pensi che il mondo sia così semplice prova a studiare un po'di teoria del caos e di reti neurali. Poi ne riparliamo a mente fredda.
cash  18/07/2004 17:48:06 » Rispondi
no, non ne parliamo a mente fredda perchè ta testa del freezer non ce la voglio mettere. Riguardo il discorso linguistico, circa soggetto, predicato ecc. ti devo smentire subito; esistono una miriade di studi semiotici che dimostrano il contrario. Non so perchè tu debba dar precedenza al fatttoreartistico più che a quello concettuale. 2001 è diverso da qualsiasi altra cosa proprio per questa sue caratteristica, per l'essere pura idea su pellicola. Non è poco. ma circa le ipotesi filosofiche inutili se a senso concluso; allora sono valide le ipotesi a senso inconcluso? Vuoi dirmi che il film regge finchè tutto non viene spiegato? ci posso anche stare. ma allora è come dicevo io; quando sarà tutto chiaro, sarà perchè la spiegazione è unica. eh eh, fregato, caro il mio pollastro. Chi di dice che il finale è ottimistico? Per strauss, niezche, per il superuomo? E se a kubrick il superuomo facesse schifo? Tutti i film di kubrick sono inevitabilmente pessimisti, ammetterai... E, tanto per dimostrarti l'assoluta semplicità delle gesta umane, c'è quella colonna sonora perchè il compositore ufficiale aveva scritto pezzi che a lui non piacevano. C'era poco tempo e c'è finita quella che conosci. Altro che superuomo, quella è fretta! E basta, che tra poco tiro fuori i miei temutissimi STOP!
Raskolnikov  18/07/2004 18:28:18 » Rispondi
Il film non regge FINCHÈ tutto non verrà spiegato. Regge PERCHÈ non potrà mai essere spiegato in modo soddisfacente. Non è valida nessuna ipotesi e non sarà mai tutto chiaro. La spiegazione non è unica perchè non c'è. Certo, se ci fosse sarebbe unica. Ma non c'è. E chi lo dice? Io! E chi sei tu? Io! Io chi? Tu!
Eh Eh, fregato, caro il mio tacchino al vapore.
A proposito, che direbbero gli studi semiotici che dimostrano il contrario?


STOP! (In simpatia)
cash  18/07/2004 19:12:22 » Rispondi
eh, la persona potrà anche essere scomparsa, ma chi gli stava vicino e ha collaborato alla stesura del film no, tipo clarke. Meglio ascoltare lui che qualche critico di passaggio, chiaro. fregato, caro il mio quarto di manzo, vergognati, che posizione ridicola, manco secondo. Che studi semiotici, è chiaro che ho millantato.

STOP! (non me lo puoi fregare)
éowyn_3  18/07/2004 20:01:57 » Rispondi
accidenti oggi mi sono persa qualcosina!! cmq nn volevo scatenare una guerra d'indipendenza... inutile spendere fiumi di parole x questa causa... il fatto è ke nessuno se non kubrick sa[peva] esattamente il significato dell'opera... e una persona come me, afflitta da atroci dubbi, non può, scusate, farsi una sua semplice idea del senso del film, anke se questa sarà forse sbagliata?? non mi pare ke ci sia nulla di delittuoso...
cash  18/07/2004 20:23:19 » Rispondi
no, invece è un delitto, e la prova è che la mattina faccio sempre ginnastica alzando le braccia, ma anche le gambe, per non farle sentire arti inferiori. e ora scusa, ma mi sono rotto i pantaloni proprio sul cavallo, nella zona del maneggio.
SOLO IO E KUBRICK SAPPIAMO. Tu no, tu neanche. E tu neppure.
éowyn_3  18/07/2004 20:26:21 » Rispondi
stai skerzando?? se non è così pazienza. ci rinuncio.
sb6r  17/07/2004 15:21:06 » Rispondi
Finalmente dopo tutto quel tempo passato dietro ai "falsa-medie" stiamo parlando di cinema. che bello!
éowyn_3  17/07/2004 15:16:55 » Rispondi
certo ke kubrick avrà avuto una sua idea a riguardo. ma nn c'è un unico senso in quest'opera, come in un giallo dove la soluzione è una e basta...
cash  17/07/2004 16:28:01 » Rispondi
se io ho un'idea, e dispongo tutti gli elemento nel cercare di rappresentarla, l'idea che vale è la mia, autore. e tocca a te, fruitore (ops, fruitrice) cercare di carpire quest'idea. Non puoi sostituirla ad un'altra, per quanto affascinante possa essere. Se tu vai a dire a shopenauer che hai un'iotesi più affascinante della sua, quello ti fa un **** così.
éowyn_3  17/07/2004 17:52:47 » Rispondi
gli elementi per rappresentarla ci sono...ma non quelli per capirla in maniera universale..
Raskolnikov  18/07/2004 07:29:25 » Rispondi
Mmm.. giusto. Brava Eouina.
cash  18/07/2004 13:03:24 » Rispondi
Si, avete ragione. Un noto perfezionista come kubrick che faceva rigirare le stesse scene 1000 volte, fino ad esaurimento nervoso da parte degli attori, uno che lasciava una lista da 30 punti alla figlia su cosa fare in caso i suoi gatti si azzannassero, uno che in "spartacus" controllava la posizione di ogni singolo manichino (ed erano tanti tanti), uno che per scrivere 4 pagine di soggetto per A.I. ha distrutto la pazienza dell'autore della storia (due paginette) perseguitandolo 10 anni di fila senza venire a capo di nulla. Cosa si pretende, che non volesse lanciare precisi messaggi? Ma no, avrà girato tutto a caso, tanto ci pensa il pubblico a capire quello che ***** vuole. Rasko, mi dispiace parlarti in questi termini, te vojo bene e tu lo sai (slurp), ma mi stai facendo incazzare, non posso credere che tu affronti un argomento tanto importante con questa spocchiosa superficialità, che non si confà al tuo personaggio. Ti auguro un giorno di girare un qualcosa di simile, e di leggere di tante personcine che cercano di far capire al mondo cosa hai fatto. Vogliamo scommettere che al 90% penserai "non hanno capito una stracoppolazza di minchia"?
sb6r  18/07/2004 14:57:34 » Rispondi
ma nn capisco perchè ti arrabbi tanto, in fin dei conti tutto è nato da una mia frase (tra l'altro molto umile) detta a éowyn_3 per farle capire che ero d'accordo con lei...
I tuoi discorsi (ammetto di averne capito solo la metà del senso) sono tutti validissimi, però secondo me sono un pò troppo pesanti e per dirla tutta anche fuori luogo. Alla fine il senso della mia frase iniziale si può racchiudere in 3 parole: 2001 FILM ECCEZIONALE!
Sicuramente non avevo intenzione di far polemica con nessuno. Saluti.
cash  18/07/2004 15:07:13 » Rispondi
fuori luogo non credo proprio, dato che si parla del film.
sb6r  18/07/2004 15:11:35 » Rispondi
forse ho sbagliato termine, era meglio se dicevo esagerati.
cash  18/07/2004 15:18:16 » Rispondi
comunque non mi sono mica arrabbiato... Ma cerca di capire, sono praticamente immerso in kubrick e nel suo lavoro da anni, non mi piace che venga trattato come un regista che fa storie tanto per farle, che casualmente risultano magnifiche.
sb6r  18/07/2004 15:44:12 » Rispondi
ma figurati, io nn penso affatto che Kubrick facesse film a caso, anzi. Però cerca anche di capirmi, io da profano nn so vedere il vero significato del film ma cmq mi posso entusiasmare e posso reputarlo eccezionale lo stesso poichè me lo creo io un significato, pur sapendo che nn è quello che voleva dire Kubrick.
cash  18/07/2004 17:25:41 » Rispondi
un momento, io non intendo fare nessuna divisione manichea fra intenditori (come michele l'intenditore) e no; il mio era un discorso più ampio, circa l'interpretazione libera dei film d'autore. Se c'è una cosa che distingue l'autore da un registucolo è proprio il messaggio che dà. E capisci che il messaggio è uno.. E comunque vorrei far notare che non ho mai sostenuto di sapere esattamente cosa intendesse kubrick. Sono d'accordo con te, il film è tremendamente coinvolgente perchè sia io che te avvertiamo questa tensione verso il mistero. ma se poi mi viene uno che mi parla degli alieni che stavano aspettando bowman e gli hanno preparato la stanza e la cena per farlo sentire a suo agio, cosa gli devo dire?
sb6r  18/07/2004 17:37:35 » Rispondi
che è un ******** :-P
cash  18/07/2004 19:08:22 » Rispondi
come faccio a dirgli anche :-P? come si pronuncia?
sb6r  19/07/2004 09:57:46 » Rispondi
ma nn so, prova con un "PLLLRR"
cash  19/07/2004 16:39:33 » Rispondi
se glielo dico col c.ulo faccio prima. tanto ultimamente solo così mi esprimo.
sb6r  19/07/2004 17:04:52 » Rispondi
hehehheeh potrebbe essere un'idea!
Raskolnikov  18/07/2004 16:11:35 » Rispondi
Non ho mai in vita mia pensato che Kubrick girasse scene casuali. E l'ho anche detto chiaramente. Il fatto che non siano casuali, non significa però che abbiano un significato concettuale. La scatola blu di Mullholland Drive ci vuole spiegare o vuole solo evocare? Ma non mi sognerei mai di dire che è un elemento messo lì a caso. Ma quanto ci avrà meditato Kubrick sul bicchiere che si rompe e sull'occhio sbarrato che cambia colore? Tantissimo, è chiaro. Ma secondo me voleva sortire effetti emotivi il più possibile efficaci e ampi (sia in senso metafisico che in senso fisiologico-neuronale), non tanto rivelare profonde verità. Non è questo lo scopo dell'arte. Anzi, questo è lo scopo dell'arte mediocre. Kubrick è un genio perchè sa manipolare gli elementi filmici come nessun altro, riuscendo a impressionare le pellicole con i suoi più profondi stati mentali.
Dai, non è da noi litigare così. Consigliami qualche libro da leggere e finiamola qui.
cash  18/07/2004 17:33:07 » Rispondi
Non sono convinto che kubrick voglia solo evocare, non è da pazzi furiosi maniaci del perfezionismo. Se mette un qualcosa da qualche parte, sono certo che vuole dirmi qualcosa. Con lynch avresti ragione, lui è più portato a colpire emotivamente, ma c'è un motivo; è venuto su con le avanguardie, tipo dadaismo ee surrealismo. Ereserhead ne è un classico esempio. hai mai visto "un chien andalou", di dalì-bunuel? rask, lo scopo della vera arte è fare soldi, michelangelo insegna. Epoi mica stiamo liticando, dai, lo sai che non possiamo, siamo legati da vincoli di sangue (non ti preoccupare, l'aids l'ho fatto l'anno scorso). Preferisci quando faccio il padrino? Allora porca *****, dammi ragione e basta, ricordati che sono il capo.

Libro consigliato: "storia di una lampadina puzzolente", sbrodolo editore, civitavecchia.
cash  17/07/2004 20:09:44 » Rispondi
ma se io ti faccio un discorso e tu vuoi capire quello che vuoi capire, stai solo interpretando il mio messaggio, non lo stai ricostruendo.
éowyn_3  17/07/2004 20:27:29 » Rispondi
ma infatti io ho detto ke l'intepretazione è libera, non il significato! kubrick ha dato il suo significato...ma se io nn ragiono come lui, come faccio a vederla alla stessa maniera?? o forse non ci ho capito una mazza...!
cash  17/07/2004 22:20:55 » Rispondi
ok, proviamo con le pere e le banane; io ti dico pera, tu capisci banana, che tanto sempre un frutto è. ma non hanno lo stesso sapore...
E la prossima volta un bell'esempio con gli orsacchiotti e i porcellini d'india!
éowyn_3  18/07/2004 20:28:15 » Rispondi
basta con banane, porcellini e cavolate. dimmi il significato di sto film!
Finaldestinatio  19/07/2004 00:35:59 » Rispondi
Allora: 2001:Odissea nello spazio
Dieci milioni di anni fa (poco più poco meno nn li ho contati) l'uomo era ancora scimmia (bella scoperta) e nn era in grado di controllare la natura, come si può vedere qualke minuto dopo infatti una tribù di uomini scimmia viene fatta sloggiare da una tribù + forte. La tribù minore sembra destinata ad una brutta fine: senza acqua e senza cibo, finkè un giorno nn appare un monolito (Secondo me nn è un oggetto lasciato da una razza aliena ma semplicemente è Dio travestito da pietra :D ). L'uomo scimmia viene ispirato dal monolito cioè Dio, e grazie ad esso prende coscienza del fatto ke nn può più essere controllato dalla natura ma è lui ke deve controllare essa.
Detto fatto scopre ke un osso può essere usato come arma per sottomettere ki poco prima aveva sottomesso lui.
E così inizia il passo dell'evoluzione dell'uomo.
Passano gli anni, ora l'uomo ha il controllo su tutto anke sulla luna e grazie alla tecnologia è in grado di costruire makkine intelligenti e sensibili come lui (Hal9000)
Riappare di nuovo il monolito (ho notato ke il monolito appariva ogni volta ke la luna e la terra si allineavano [Nn so se è un caso] ), cioè Dio, questo perkè l'uomo può compiere un nuovo passo avanti ke è quello dell'onnipotenza...
Ma per fare il "grande passo" l'uomo deve dimostrare di saper controllare tutto quello ke fa, dato ke a volte la tecnologia può rivelarsi fatale...
Infatti Hal9000 è troppo simile all'uomo... Come lui infatti sa avere i suoi sentimenti e i suoi rancori verso ki nn lo considera e dato ke è una makkina intlligente costruita dall'uomo sa essere violenta come lui (durante la sua evoluzione infatti l'uomo si è sempre portato avanti una sua compagna: la violenza) e nn ci mette molto a far fuori ki ritiene necessario far fuori.
E' arrivato il momento....
L'uomo è arrivato troppo avanti cn la tecnologia e solo se sarà in grado di controllarla potrà continuare ad andare avanti e considerarsi onnipotente.
In una delle memorabili scene finali David Bowman disattiva Hal9000 ed ecco ke il processo è compiuto.
L'uomo ha dimostrato andando sempre + avanti nn ci sarà mai nessuno in grado di fermarlo e nell'ultima grande scena finale vediamo il monolito ke farà rinascere David come mebro di una nuova generazione
La generazione onnipotente....
Questa è una delle interpretazioni ke si può dare a 2001Odissea nello spazio, come vedete è diversa da quella di Paul ma nn è sbagliato ed ecco perkè nn è sbagliato dire ke è un film a libera interpretazione

P.S. se ho sbagliato qualcosa segnalatemelo :D

sb6r  19/07/2004 09:56:32 » Rispondi
attento perchè ora cash ti scorticherà vivo ;-)))
Finaldestinatio  19/07/2004 10:10:18 » Rispondi
Grazie per la segnalazione :D
cash  19/07/2004 09:55:45 » Rispondi
nei dialoghi e nelle corrispondenze fra clarke e kubrick si è sempre parlato di monolito come simbolo di "intelligenza spaziale", cercando sempre di evitare qualsiasi rapporto con le religioni, nella fattispecie qualsiasi assimilazione del monolito con dio. Sempre che poi non si intenda un dio come comunemente lo intendiamo, chiaro. Però se cercassimo di definire tale entità non faremo altro che perderci in disquisizioni prive di senso, proprio quelle inutili. In principio anche il monolite doveva essere una piramide, ma si volle evitare qualsiasi connessione a manufatti terrestri.
Finaldestinatio  19/07/2004 10:09:48 » Rispondi
Grazie per la segnalazione
éowyn_3  19/07/2004 12:08:30 » Rispondi
sono + o - d'accordo. nn possiamo essere certi nell'interpretare il monolite[unica cosa certa, è ke ogni volta ke appare l'evoluzione umana fa un passo avanti].
éowyn_3  19/07/2004 12:13:49 » Rispondi
e la stanza in cui si ritrova bowman come la interpretate??
cash  19/07/2004 16:37:25 » Rispondi
come si evince da interviste a clarke, la stanza, evidentemente, è solo una simbologia del periodo di "incubazione" che bowman attraversa. vede sè stesso vecchio, ed invecchia gradualmente. Più precisamente vede se stesso nutrirsi, nutrirsi dell'intelligenza cosmica che lo porterà ad evolversi. perchè rompe il bicchiere? Per introdurre l'errore nella creazione, il concetto di imprevisto e icertezza che non è esente neppure dalla stessa intelligenza cosmica. Poi, sul letto, guarda sè stesso che ormai è diventato il monolito, a dimostrazione che l'evoluzione della specie passa comunque attraverso la piena coscienza di sè, e non da supporti esterni. Il monolite non porta l'evoluzione, ma fa prendere coscienza l'uomo che in quel dato momento è possibile. Vedi la scena iniziale della scimmia, che toccando il monolite si rende conto di poter usare le ossa come armi. Me lo ha detto kubrick, ieri l'ho evocato durante una seduta spiritica. Io volevo parlare con bowman in persona, ma era impegnato a farsi vento con una pecora e litigare con i propri polpacci per futili motivi.
éowyn_3  20/07/2004 09:42:39 » Rispondi
grazie x l'illuminazione. salutami i tuoi informatori.
sb6r  17/07/2004 14:57:50 » Rispondi
bel discorso il tuo, però francamente non ho capito cosa c'entri...
io nn ti sto dicendo che 2001 odissea nello spazio sia un film con varie spiegazioni o con diversi significati; ti sto solo dicendo che ognuno può attribuirgli quello che preferisce o quello che sente più giusto, senza sbagliare perchè un'opera così è come un quadro: al di là di quello che può dire un vero critico, a te quel quadro piacerà solamente per l'emozione che ti ha scaturito, per il brivido che hai sentito nell'osservarlo e nn per il fatto che ha usato questa o quella tecnica nel dipingerlo. Almeno io la penso così.
Io nn sono uno studioso e nn ho la cultura necessaria per "spiegare" 2001 e infatti nel mio commento ho cercato di descrivere le emozioni che ho provato nel vederlo ma nn per questo penso che qualcuno possa definire la mia recensione "errata".
Non so se mi sono spiegato, nel caso avessi qualche dubbio fammelo sapere.
cash  17/07/2004 16:24:53 » Rispondi
un momento; il giudizio di un quadro si basa su criteri puramente estetici, e la sensazione che ti dà guardandolo è legata al sentimento che in quel dato momento scaturisce da te. poi, puoi anche studiarti, semiologicamente parlando, puoi anche studiare e isolare le unità minime che compongono tutti i quadri inerenti l'annunciazione, ma il giudizio si basa su codici estetici. Un libro o il cinema danno, insieme a codici estetici, anche quelli comunicativi. Da che mondo è mondo, il messaggio è uno; l'autore voleva dirti una cosa, e ti mette in scena vari elementi affinchè tu possa decodificare il messaggio. Puoi trovarne quanti ne vuoi, e anche tutti perfettamente logici, ma non è detto che rispecchino ciò che l'autore voleva dirti. Non puoi attribuire a leopardi una poetica tutta tua, una tua personale interpretazione. L'interpretazione c'è, è una e tanto basti. Altrimenti non fruisci l'opera, ma la usi come contenitore per ipotesi e congetture. Come in matrix, ogniuno ci mette ciò che vuole, tanto non significa nulla.