Chiudi finestraTAKE SHELTER regia di Jeff Nichols
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-Uskebasi- 
8 / 10 15/07/2012 12:41:08 » RispondiCOMMENTO SPOILEROSO
Come può la cosa più bella del film essere allo stesso tempo l'unica modificabile per migliorarlo? Sto parlando del finale. Non doveva essere così interpretativo, e aveva tante possibilità concrete per essere eccezionale, bastava un dettaglio.
Ad esempio c'erano 2 finali opposti entrambi stupendi. Il primo è che madre e figlia si fossero messe d'accordo per vedere un'ipotetico tornado che non esiste, così da porre fine all'ossessione di Curtis; ma non ci sono elementi per dire che è così. Il secondo è che il tornado ci sia veramente e loro, senza rifugio, al mare sono destinati a morire; ma anche qua non ci sono elementi.
Finisce che il tornado sembra esserci realmente, tutti e 3 lo vedono, ma quindi? Sono al mare, possono scappare, e non sappiamo nemmeno quanto dista dal loro paese. La previsione di Curtis era comunque sbagliata.
Mah... ho l'amaro in bocca, ma aumento il voto di mezzo punto perché forse non ho colto qualcosa io.
Shannon e la Chastain giganteschi.
Skorpio 16/07/2012 11:11:51 » RispondiAldilà del fatto che un film si ferma dove si ferma e il resto è speculazione, Curtis vive in Ohio, mentre Myrtle Beach sta lungo la costa del Sud Carolina, a circa 500 km di distanza.
Considerato anche che gli tsunami viaggiano piuttosto veloci, anche se rallentano presso le coste, direi che è molto improbabile che possano scappare in tempo. Se anche si immagina che riescano ad allontanarsi dalla costa abbastanza da sfuggire all'onda, è abbastanza evidente che troverebbero le strade intasate da tutta la popolazione in fuga verso l'interno, e che la tempesta in ogni caso li raggiungerebbe lungo il tragitto.
Qui resta da capire se gli altri aspetti della catastrofe propri dei sogni di Curtis siano *reali* o simbolici. Se ciò fosse reale il fatto che i sopravvissuti diventano pazzi e violenti sotto quella pioggia, oppure no. Se è così, non la vedo per niente bene.
Ma ancora, tutto questo è speculazione a posteriori e fuori dal film in sé. Semmai interessante è che il regista sembra dirci: se volete credere in una vostra ossessione, fatelo fino in fondo. Se fate a metà strada, la pigliate in **** due volte.
-Uskebasi- 16/07/2012 13:02:19 » RispondiAppunto, il regista "sembra" dirci. Secondo me questo è un film che non doveva finire con il sembra ma in maniera chiara. Ripeto, poteva e doveva utilizzare le stesse immagini per quanto sono belle, aggiungendo però un dettaglio che aiuti lo spettatore a capire. Eravamo in 7 a vederlo e ci sono state 4 interpretazioni.
Se ci basiamo su quello che si vede francamente io non ho visto la morte nei loro occhi, e avrei voluto vederla. Riuscire ad allontanarsi e trovare strade intasate è speculazione come tu stesso hai detto.
Io vedo un cenno di intesa tra moglie e marito e il prepararsi a qualcosa come entrare in casa o andarsene, non alla morte. Se davvero sono destinati a morire non era forse meglio un abbraccio collettivo con magari una lacrima nel volto della Chastain?
O al contrario, non era meglio dare anche un piccolo segnale che in realtà il tornado non esiste?
Così com'è per me ha poco senso. Significa che la previsione di Curtis era sbagliata (se prevedo una nevicata non posso accontentarmi che lo faccia in un altro posto), il rifugio inutile, e di conseguenza tutto il resto, così da non far bastare eventuali significati metaforici.
Skorpio 17/07/2012 03:25:35 » RispondiBeh, ti posso dire come lo ho interpretato io.
Curtis si era "lasciato convincere" di avere una semplice ossessione senza pretese di preveggenza, e per questo quando vede la tempesta rimane più che altro sbalordito. Quando guarda la moglie e cerca il suo assenso, a mio parere sta "chiedendo" se lo vede anche lei - e qui resta aperta la domanda perché potrebbe anche essere solo un ennesimo sogno.
Se sogno non è, come sembra in effetti essendo la scena totalmente diversa come stile, il fatto che anche la moglie rimanga lì impietrita mi pare più che comprensibile. Erano settimane che suo marito le sembrava diventato pazzo e visionario e tutto si aspettava tranne di trovarsi sulle dita pioggia oleosa e uno tsunami all'orizzonte.
Riguardo alla previsione "sbagliata", resta un bel dubbio. La tempesta che Curtis vedeva era indubbiamente quella, ma il fatto che la localizzasse attorno alla sua casa o al suo cantiere o alla strada dal centro assistenza a casa sua poteva essere semplicemente il modo del suo inconscio di dargli una location usuale. Oppure, nulla vieta che quella tempesta sia di tali proporzioni da muovere dalla costa fin nell'entroterra, ovviamente non più come tsunami ma come tornado, che poi è quel che Curtis vedeva nelle sue visioni.
Di fatto, se fossero rimasti a casa loro e la tempesta fosse giunta fino a lì, il rifugio sarebbe stato utile eccome.
Io ho trovato molto piacevole e molto ben fatto questo finale, oltre che per le musiche e la fotografia (e la scelta di mostrare pochissimo lo tsunami, una sola inquadratura e pure breve, lo si vede quasi soltanto nel riflesso), proprio per lo scambio finale di battute tra i due, in cui Curtis sembra ancora una volta chiedere alla moglie se sta accadendo davvero.
Che poi fossero semplicemente scioccati o avessero realizzato che era inutile tentare di fuggire, non saprei dire. La cosa che più mi è sembrata importante era quel riconoscimento sul fatto che Curtis avesse ragione.
Figurati che la mia considerazione a caldo, immediata, è stata: beh, adesso non è più necessario che si faccia ricoverare in clinica.
-Uskebasi- 17/07/2012 04:27:13 » RispondiUn tornado che percorre 500 km? Mah..
Comunque la pensiamo uguale praticamente. Il finale è la cosa che mi è piaciuta più, perché poi amo i finali interpretativi o che non fanno vedere tutto. Ma ritenevo che con qualcosina in più dal mio punto di vista avrebbe fatto un salto di qualità. Ad esempio io non mi sono accorto dello tsunami, cioè potevo ipotizzarlo ma non l'ho proprio visto nel riflesso. E questo è già qualcosa. Dallo tsunami sul serio non si sfugge, e quindi si avvicina molto all'ipotesi che dicevo sulla morte. Quella del sogno la escludo anche io, troppo inconsistente. C'è chi diceva di un'eventuale allucinazione collettiva, ma escluderei pure questa per mancanza di elementi.
A me, ora che mi hai dato la certezza, basta e avanza lo tsunami: era il dettaglio che cercavo e che avevo il dubbio di non aver colto. C'è una piccola parte di me che ritiene ancora che potenzialmente non sia stato fatto il massimo, ma l'altra parte è soddifatta.
Se solo lo avessi visto in diretta...
Tu perché non l'hai commentato?
Skorpio 21/07/2012 16:29:43 » RispondiEro troppo coinvolto, ho preferito postare qualche commento sui giodizi altrui finché ero così "a caldo". In effetti lo sono persino ora, a distanza di parecchi giorni e dopo averlo visto almeno una quindicina di volte.
Però insomma, mi tocca :)
-Uskebasi- 21/07/2012 16:52:00 » RispondiUNA QUINDICINA DI VOLTE??!
Stai scherzando vero. Ma dove?
Skorpio 21/07/2012 17:17:42 » Rispondia dire il vero lo sto finendo di rivedere anche or ora, mentre scrivo :)
Io ho un po' questa passione, vedo e rivedo continuamente film, praticamente tutto il tempo che sto in casa, e cioè quasi tutti i giorni tutto il giorno :)
Per capirci, questa settimana oltre a Take Shelter mi son visto Shooter (banalissimo), Another Earth (notevole), Biancaneve e il cacciatore (a metà, rimedierò e solo per amore di Charlize), Exit Humanity (tre volte finora, molto interessante), 2011 - Countdown Armageddon (inguardabile), la Cosa (il prequel) e subito dopo la Cosa (quello di Carpenter), poi ho rivisto Il Divo, Dawn of the Dead, il remake di La città verrà distrutta all'alba, Dogville, Carriers e forse qualche altro che al momento mi scordo.
Pensa che di Take Shelter ho persino scritto i sottotitoli in italiano, la versione che ho io è in inglese e non ho trovato i sottotitoli.
julian 28/01/2013 03:06:42 » RispondiDiscussione che per forza di cose mi prende.
Ho dato per scontato che il tornado immediatamente precedente a quello finale fosse un tornado immaginato solo da Curtis, in preda a uno dei suoi attacchi e che moglie e figlia gli avessero semplicemente dato corda per farlo stare tranquillo. Tuttavia, quando risale in superficie, sembra davvero essere passato un tornado (la previsione si è già verificata).
Il tornado finale è un'altra gatta da pelare: stavolta lo vedono davvero tutti, anzi la figlia è la prima ad accorgersene e per giunta è esattamente identico a quello del sogno.
Mi trovo davvero in difficoltà ad interpretare questo film, è ovvio che voglia parlare delle ossessioni che sorgono quando si tiene parecchio a qualcosa (l'allusione alla vita perfetta da parte di Dewart), ma non viene fornito alcun parametro interpretativo per le singole scene, trovandosi lo spettatore sempre a guardare la scena da un punto di vista ambiguo (non si capisce se è realtà o sogno, testa di Curtis o testa di tutti).
In ogni caso, questa ambiguità continuamente rimarcata mi ha ricordato molto Rosemary's Baby e il finale è un palese rimando ad A serious man.
Volessimo interpretarlo in maniera puramente simbolica, sarebbe così: il tornado altro non è che la terapia intensiva che aspetta Curtis, dopo la vacanza al mare. Per superare un momento drammatico, bisogna che tutti lo accettino, ed ecco spiegato il cenno d'assenso.
-Uskebasi- 29/01/2013 12:16:57 » RispondiE' si, è una bella gatta da pelare sto film. Io mi accontenterei di vedere lo tsunami nel riflesso come ha detto skorpio ma ancora non ho avuto l'occasione per rivederlo.
Purtroppo non so che dirti sulle tue citazioni dato che Rosemary l'ho visto a 9 anni e A serious man mai.
Dovrei recuperarli tutti e 3.