caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

MISSION: IMPOSSIBLE 3 regia di J.J. Abrams

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Dom Cobb     9 / 10  21/06/2012 23:30:13 » Rispondi
Ormai fidanzatosi e deciso ad occuparsi esclusivamente dell'addestramento delle reclute della propria unità, Ethan Hunt torna in azione pe recuperare un'agente da lui addestrata, la quale possiede preziose informazioni per arrivare al perfido trafficante d'armi Owen Davian, impegnato nell'acquisto di un misterioso oggetto denominato Zampa di Lepre...
Andiamo di bene in meglio. Dopo la visione di questo film sono rimasto davvero soddisfatto dell'azione ben dosata, della valida storia, del buon ritmo, sempre serrato e, soprattutto, del luciferino villain di Philip Seymour Hoffman, uno di quei cattivi che vorresti veder morire nel peggiore dei modi. Una volta tanto, è provato che registi "indipendenti" sono meglio dei registi d'autore, dato che J. J. Abrams incastra ogni singolo pezzo alla perfezione, riuscendo perfino a dare ai personaggi di contorno il giusto spazio (merito anche dei loro interpreti). Stavolta, perfino il lato romantico da l'impressione di avere a che fare con tutta la faccenda e si rivela determinante per l'andazzo della trama.
Solo una cosa mi risulta difficile da digerire:


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Per il resto, posso affermare che MI3 è senza ombra di dubbio il migliore della saga.
Dom Cobb  05/08/2024 13:54:57 » Rispondi
L'agente Ethan Hunt viene richiamato in servizio per recuperare un'agente da lui addestrata, in possesso di informazioni per arrivare al trafficante d'armi Owen Davian. Questi pare sia impegnato nell'acquisto di un oggetto misterioso denominato Zampa di Lepre...
La felice intuizione di Tom Cruise di impiegare un regista diverso per ciascun capitolo di Mission: Impossible dà ancora una volta i suoi frutti: dopo i virtuosismi di De Palma e John Woo adesso è la volta dell'auteur televisivo J.J. Abrams, già creatore di fenomeni come "Alias" e "Lost" e qui, di fatto, al suo debutto sul grande schermo.
Sebbene Abrams non possegga il pedigree dei suoi illustri predecessori, già qui mostra quelli che saranno gli stilemi del suo cinema: ritmo serrato, regia frenetica e un'enfasi su scene d'azione rapide e intense. Manca all'appello giusto l'umorismo, centellinato fino a essere praticamente assente.
La differenza con i primi due capitoli è abissale: il film parte in quarta col miglior prologo di tutta la saga,


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

e da lì si sviluppa bene o male come una puntata di "Alias", allungata e ad alto budget: se prima Hunt era un agente tutto lavoro e zero relazioni sociali, qui lo troviamo ritirato dal campo e intento a costruirsi una vita con una fidanzata infermiera (ovviamente) che non sa nulla del suo vero lavoro, con tutte le complicazioni che derivano dal tenere le sue due vite separate. C'è anche da dire che il feeling televisivo viene anche enfatizzato da un uso eccessivo di primi piani e inquadrature ristrette a scapito di campi lunghi, rendendo questo il capitolo meno spettacolare della serie.
L'approccio comunque funziona bene, merito del giusto bilanciamento fra azione pura e spionaggio e un ritorno alle dinamiche di squadra che nel secondo film erano state messe da parte, con interpreti all'altezza capaci di dare vita a personaggi magari non perfetti ma interessanti nel loro piccolo e ben affiatati.
E' anche grazie all'alchimia del gruppo che il film riesce a dare vita a una serie di sequenze impeccabili nei tempi e nell'esecuzione, dove forse mancano acrobazie degne di nota ma almeno si controbilancia col ritmo e l'atmosfera,


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

e se nel primo atto il film fatica leggermente a ingranare, dalla sequenza del Vaticano in poi si preme il pedale sull'acceleratore e non ci si ferma più, con colpi di scena a raffica e capovolgimenti di situazioni da capogiro.
Merito anche del maiuscolo Philip Seymour Hoffman che travalica il poco screentime col suo carisma e la sua innegabile presenza scenica, offrendo il miglior villain della serie: un capolavoro di freddezza e crudele mostruosità che forse avrebbe meritato una fine un po' più dignitosa di quanto ci viene offerto,


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

ma in fondo sono inezie. Oltre al solito Ving Rhames fanno tutti la loro parte senza strafare, inclusa Michelle Monaghan, intrappolata in un ruolo un po' troppo da cliché ma che si difende. L'unico membro del cast degno di nota è Simon Pegg, protagonista delle uniche scene del film veramente divertenti e che, per fortuna, nei seguiti avrà un ruolo ampliato. Buone anche le musiche di Michael Giacchino, anche se da qui in poi gli arrangiamenti del noto tema musicale diventano tutte abbastanza incolori.
Con "Mission: Impossible III" la serie prende ancora una volta una strada diversa e, col senno di poi, rappresenta il prototipo di ciò che verrà. Lentamente si comincia a trovare una formula che funziona e che, con qualche rifinitura, in futuro troverà sempre maggior consenso presso critica e pubblico. Ma per quanto mi riguarda, insieme al primo capitolo questo rappresenta l'apice della saga: alcuni capitoli forse ci andranno vicino, ma nessuno raggiungerà mai più questo livello.
VOTO: 9