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VIDEODROME regia di David Cronenberg

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Marco Iafrate     7 / 10  26/04/2012 21:41:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Le ossessioni, quando la volontà non riesce a liberarsene, portano alla follia.
Cronenberg si assicura una passeggiata su un terreno fertile per riversare al suo pubblico tutte le sue distorsioni mentali. Il chiodo fisso su tutto ciò che è mutazione, disgregamento della materia, alterazione dello stato mentale, è presentato con Videodrome su un piatto d'argento. Quale migliore bevanda avrebbe potuto offrire agli appassionati del genere, un cocktail di tortura e sesso, il fascino della pornografia può portare a percorrere strade che un uomo che fa del rigore morale la sua virtù, non può nemmeno immaginare.
Il film è una discesa nell' universo sotterraneo della perversione, quella estrema, dove le azioni che si compiono raggiungono un livello di abiezione tale da relegare la ragione in qualche parte recondita del cervello, dove si agisce in uno stato di trance, allucinati e condizionati da video che trasmettono un abominio quale è la tortura che conduce alla morte.
Le costanti di Cronenberg ci sono tutte, la contaminazione del corpo assimilata ad una potenza psichica, l'energia mentale alla conquista del corpo, le continue riflessioni sulla metafora del contagio e della mutazione, ma pur riconoscendo al regista l'audacia del tema trattato e la compattezza formale che gli è propria, Videodrome, comunque innovativo per l'epoca, non mi ha fatto strappare i capelli, un Cronenberg in chiaro scuro , confuso, un po' come il film