ilSimo81 9 / 10 10/02/2012 16:33:16 » Rispondi Ricchissimo e grottesco capolavoro, intriso di critico e criptico simbolismo.
In apparenza c'è una trama semplice: un uomo, ritenuto l'assassino della propria madre, fugge nel deserto, dove incontra un ometto bizzarro che cambierà la sua vita. In realtà è un pretesto per mascherare un'autobiografia arricchita da spunti infiniti. Storia di un Edipo moderno: vulnerabile ed impreparato al mondo perché castrato dalla madre, Aden cresce nell'amore totalizzante ed univoco di lei e per lei ("Nessuno ti amerà come ti amo io"), che arriva persino a suggerirgli come dovrebbe ucciderla senza lasciare indizi. Gli occhi si aprono nell'incontro con Marvel, ometto e Messia, ingenua purezza e amore generoso. Origine, via e mèta della redenzione di un uomo.
Ogni fotogramma trasuda metafora. Come la vita di Aden è sistematicamente intervallata da improvvisi flash-back, accompagnati dal trottare di un cavallo pazzo, così la storia narrata è intervallata da momenti altamente simbolici, più o meno criptici. Nel complesso, Arrabal effettua a più riprese una pesante critica nei confronti di tutte le contaminazioni che l'uomo ha operato sul mondo e su di sé, nella superficiale e controproducente ricerca di una felicità che già gli appartiene. Diceva Shakespeare: "Cercando il meglio, spesso guastiamo il bene" ("King Lear"). Tutto questo viene espresso tramite lo sguardo, limpido ed ingenuo, di Marvel sulla civiltà.
Marvel, abituato all'aria pulita, vede gli uomini farsi del male portando alla bocca sigari e sigarette in un gesto assimilabile al poppare dal seno materno. Marvel, abituato a una grotta nel deserto, vede la casa lussuosa comprata da Aden e dice: "Mi piace molto, ma a cosa serve?". Marvel, che quando Aden non sa rispondere alla domanda "Cos'è la felicità?" si precipita verso di lui, correndo sorridente e nudo giù da una duna. Marvel, abituato a soddisfare le necessità primarie, vede i soldi e i gioielli con cui Aden può comprare ogni cosa, e gli chiede: "Anche la salute? L'amore? La felicità? Danno il latte come le capre?".
Non è assolutamente un film per tutti. Si deve essere disposti a lasciarsi coinvolgere, con mente libera, incondizionata e recettiva. Bisogna accettare il grottesco, scendendo a patti con la propria sensibilità davanti ad un film visivamente crudo. Sangue e sperma, urina e feci. Cadaveri e scheletri. Coprofagia e necrofagia. Nudità e ambiguità sessuali. Eppure nulla, di questi eccessi, è fine a sé stesso, e tutto assume rilevanza nell'ottica di insieme.
Si potrebbe parlare per ore di questo film, dei suoi contenuti e dei riferimenti autobiografici. Di visione in visione si aggiungono nuove possibili interpretazioni oppure nuovi dubbi. E' veramente difficile da affrontare e sviscerare, perciò è bello che vi sia pluralità di interpretazioni. L'unica critica che verrebbe da fare potrebbe riguardare gli attori non eccellenti e alcuni effetti speciali estremamente rozzi. Per il resto, è un film indimenticabile.
thohà 10/02/2012 17:22:11 » Rispondi Scrivi molto bene. Perché non ti butti a fare recensioni, invece che solo commenti? :)
ilSimo81 10/02/2012 20:48:38 » Rispondi Ti ringrazio, il complimento mi fa molto piacere, a maggior ragione se viene da una persona come te che ha scritto più di 600 commenti. Io scrivo animato dalla passione per lo scrivere e dalla passione (profana) per il cinema. Non ho le competenze tecniche che molti altri hanno. Ma se ciò nonostante mi chiedessero di recensire un film, lo farei volentieri :)
thohà 11/02/2012 14:23:17 » Rispondi Non ti devono chiedere. Sei tu che devi proporla. Al massimo i redattori potranno rifiutarla, esponendo i difetti, o di approfondire (Cosa che, mi sembra, non ti deve intimidire). Tuttapiù provaci. Sono sicura che ce la faresti alla grande. BUTTATI, Simo!
ilSimo81 11/02/2012 14:42:11 » Rispondi :) sei gentile, grazie! proverò a cimentarmi con qualche film che non è ancora recensito :)
Kater 11/02/2012 15:33:30 » Rispondi Bravo, ci fa sempre piacere avere nuovi recensori. Una volta scelto il film mandaci magari una mail a:
collaboratori[at]filmscoop.it
In questo modo potremo controllare che il film non sia già stato prenotato da qualche altro utente e, se non è già in lista, prenotarlo per te. Se vuoi ti possiamo anche fornire qualche semplice indicazione circa la stesura della rece.
Facci sapere, ciao.
Jellybelly 13/02/2012 13:09:42 » Rispondi Confermo, ottima penna. Potresti anche solo limitarti ad espandere e rivedere un po' questo commento, per poi inviarcelo come recensione. Ciao!
ilSimo81 13/02/2012 19:16:07 » Rispondi Sono già all'opera ;) grazie mille!
thohà 11/02/2012 19:50:39 » Rispondi Dai. Simo, te lo suggerisce anche una dei due moderatori. Impegnati. ;)