liu_mi 8 / 10 16/06/2004 19:45:52 » Rispondi Bellissima favola di ispirazione buddista, in cui le immagini e i simboli acquistano maggiore importanza della storia (semplicissima) ma comunque efficace. Il regista non ha studiato cinema, ma pittura, e si vede, ogni immagine sembra un quadro. Il risultato è un film giustamente lento, che dà il tempo di riflettere ed assorbire i significati che vuole trasmettere. La simbologia è molto precisa e ricca, scandita dal susseguirsi delle stagioni della vita; gli animali, soprattutto il serpente, sono riferimenti ai diversi stadi di coscienza (pesce, anfibio e serpente), alla trasformazione e rinascita; il gallo come simbolo dell’energia sessuale e il gatto come prendersi cura di sé, mentre la porta (quella nel tempio) dovrebbe rappresentare la disciplina o l’insegnamento. Comunque, come tutte le favole, va recepita più che “capita”. Mi è piaciuto molto, ma sono di parte…
fromlucca 18/06/2004 17:38:39 » Rispondi grazie delle spiegazioni sul significato degli animali. Ciao
Nicola
aishin 01/07/2004 12:17:18 » Rispondi Ho visto il film solo ieri sera. E' stato curioso sentire i commenti delle persone in sala, alla fine del film. La difficoltà, se così si può chiamare, è riuscire a superare la prima parte della storia, che termina con la morte del monaco anziano. Come per la vita, anche per questo film non ci spiegazioni razionali. Bisogna viverlo... anche solo per un istante. Complimenti a liu_mi. Tra tutti i commenti che ho cercato su Internet è il migliore, come riassunto ma soprattutto come lezione di vita.