elio91 8 / 10 28/05/2011 16:18:08 » Rispondi Per una volta un film di Kusturica fa scalpore per la mancanza di premi,cosa strana per un regista giustamente imbottito di palme d'oro e leoni d'argento in una carriera strepitosa. Molti hanno visto in questa pellicola l'inizio di una fase in calando del cinema di Kusturica,qualche critico ha addirittura detto era finito,ovviamente una castroneria gigantesca perché,anche se non al livello di molti lavori precedenti,La Vita è un Miracolo è un tipo di cinema scoppiettante e a tratti magico nel vero senso della parola,capace di rapirti mente e occhi per due ore e mezza senza annoiare grazie al solito gusto per lo strabordante che caratterizza il regista da tutta una carriera. Anche se c'è da dire che Kusturica in questo caso non sempre risulta perfetto: sembra essere arrivata una sorta di svolta nella sua carriera perché la storia che racconta è tanto leggera da risultare "troppo" leggera,per quanto fortemente emozionante a tratti. Anche i tipici personaggi passionali risultano un tantino più razionali in alcune scelte ma alla fin fine sono sempre i soliti uomini guidati dalle loro passioni fino ad impazzirne in qualche caso.
Però come non innamorarsi di una storia sognante anche se così radicata nella tragedia nel reale? Viene citato Romeo e Giulietta spesso ma qui non si tratta di famiglie con vecchi dissapori a negare l'unione tra due innamorati bensì una guerra che riempie lo schermo anche se spesso sullo sfondo,sempre minacciosa con le bombe e i fortissimi rumori a turbare la tranquillità della casa di Luka,o il pensiero costante ad un figlio sotto le armi. Meglio ancora se poi si arriva ad un messaggio di tolleranza e di positività che già dal titolo è di una semplicità unica,ma tutt'altro che banale.
Inutile dilungarsi oltre: grandissimo cinema strabordante gioia e fantasia,se si è fan di Kusturica difficile rimanere delusi,meglio ancora se non lo si conosce perché è un'occasione in più per vedere quello che per il sottoscritto è l'unico tra i suoi lavori a metà tra i più belli e i "normali" (che sono due o tre,per inciso). Emozionante il finale,ennesima nota di merito per il regista che riesce a trovare un senso di positività per la vita e il futuro come non mai in precedenza dopo aver raccontato una storia che,spogliata delle componenti grottesche,divertenti e leggere risulta in verità terribile come solo la guerra sa essere. Banalità da dire ma tant'è: la vita è importantissima,perché sprecarla in odi insensati? Kusturica,con genialità e fantasia,dice il messaggio più vecchio e scontato del mondo ma a quanto pare proprio perché non viene recepito bisogna continuare a dirlo più e più volte: l'inno anarchico del suo cinema libero che proclama libertà non ha bisogno di cambiare,né di evolversi come vorrebbero alcuni critici. Kusturica va benissimo così,grazie.