Aletheprince 9½ / 10 01/03/2011 00:17:43 » Rispondi Opera horror che coniuga il sublime dell'estetica visiva, le brillanti evoluzioni della sceneggiatura, l'impareggiabile zelo professionale della regia, la choccante maestria recitativa della protagonista, con la torbida ambiguità dell'essere umano, tratteggiata con un mirabile coinvolgimento emotivo.
E' il perenne conflitto contro i confini della finitudine a condurre la fragile Nina sino all'esasperata, inarrivabile ricerca della perfezione, giungendo, attraverso un climax di strazianti lotte con il proprio inconfessabile alter ego, verso i più alti limiti del sovrumano, raggiungibili solo tramite il compromesso estremo di un solenne lavacro di sangue. Se il cigno bianco rappresenta l'ingenua compostezza dell'animo, la privazione, il sacrificio indefesso, la totale dedizione di sè e del proprio corpo, il cigno nero è il simbolo delle pulsioni sfrenate, dei desideri della carne, del malizioso richiamo dei sensi. La ricerca del coniugio degli opposti condurrà al vertice sommo della perfezione, che altro non è che l'atroce morte, unica strada in grado di appagare appieno i sensi della sublime artista