caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL CIGNO NERO regia di Darren Aronofsky

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
-Uskebasi-     9 / 10  21/02/2011 01:45:20 » Rispondi
COMMENTO UN PO' SPOILEROSO

A me bastano 2 indizi per fare una prova: Aronofsky è un grande regista.
Questo perchè riesce a massimizzare storie semplici, se vogliamo piene di stereotipi, rendendole coinvolgenti dall'inizio alla fine grazie al suo inconfondibile stile. 2 i suoi film che ho visto, entrambi incentrati in un unico personaggio descritto nella sua totalità, ma soffermandosi di più nei difetti che ne condizioneranno la vita. Una grossa mano da questo punto di vista gliel'hanno data gli attori scelti, e se Rourke era oggettivamente perfetto per il ruolo, la Portman ci mette tutta se stessa per esserlo (proprio come il personaggio) riuscendoci pienamente. Per lei gli indizi che ho avuto sono infiniti per reputarla una grandissima attrice e infatti non mi ha di certo sorpreso la sua magnifica prova che le farà vincere l'oscar a mani basse. Tesissima da cigno bianco, disarmante da cigno nero.

Il film racconta la storia di Nina, ballerina insicura e ragazza instabile che dedica tutta la propria vita alla danza e alla ricerca della perfezione. Per farlo dovrà tirare fuori piano piano il suo lato oscuro, ma la sua ossessione e il suo autolesionismo non gli renderanno la cosa semplice. Nina si immedesimerà pericolosamente in Odette; inconsciamente si creerà Lily come antagonista quando in realtà non lo è, si trasformerà in cigno nero così bene da veder spesso mutare la sua pelle, e terminerà il suo lavoro nella perfezione tanto desiderata. Uno dei finali prevedibili più belli che abbia mai visto e per quanto mi riguarda credo che si possa iniziare a parlare tranquillamente di Finali alla Aronofsky.

Questo è un film da vedere che fa pensare all'insensatezza dell'artista esagerata, all'ossessione sbagliata per la propria passione aggravata inoltre da un problema come l'anoressia. Completo; metaforico; drammatico; thriller psicologico e anche puro horror, come nei minuti dell'ansiosa serata pre-spettacolo.
Grande lavoro quindi per il regista, che mi ha già conquistato e dovrò rimediare le sue fatiche precedenti.
Conquistato da quell'affascinante macchina da presa a mano che segue tutti i movimenti di Nina e balla graziosa come lei...