OLD BOY regia di Chan-wook Park

bulldog  04/08/2010 16:32:09 » Rispondi
fantastico, quest'uomo è un genio.

 Kater  03/08/2010 19:30:54 » Rispondi
Odio l'ho raccolto io, l'ho pulito e disinfettato così da metterlo il forma affinchè porti a compimento la sua vendetta. Chiaramente questa si svolgerà tra quei 20-30 anni quando tu, dimentico di questo inutile commento, sarai un pensionato con il panama in testa che passeggia sulla spiaggia di Nizza, naturalmente con un foulard al collo e al tramonto, perchè altrimenti il tutto non è abbastanza minimalista.
Non so in cosa consisterà la vendetta ma in 20-30 anni secondo me troverà un momento per mediatarla, sempre che non si faccia distrarre dai siti di donnine nude in streming.

Rispondo qui perchè anche io ti volevo fare quell'appunto riguardo al manierismo.
Nel tuo commento e qui parli dei tuoi gusti e, su questi, chiaramente non si discute; il fatto che tu prediliga un cinema "più essenziale" e ovviamente un imprescindibile diritto, come l'osservare che un certo modo di raffigurare i personaggi (ovvero esagerandoli) non colpisca il tuo sentire ma secondo me sbagli quando insinui che questo modo, diciamo barocco, di fare cinema nasconda il vuoto.

Premetto che ora non mi riferirò al cinema orientale in particolare; a parte old boy, pochi altri film e Kurosawa mi espongo poco al vento d'oriente perchè non soddisfa i miei gusti. Altro discorso per le dottrine e infatti trovo azzeccata l'osservazione di strange quando dice che, per quel tipo di cultura, forma e sostanza non vengono distinte, perchè non c'è la nostra maniera dualistica di scindere le cose.

Ma passiamo oltre. Secondo me è sbagliato pensare che un certo tipo di rappresentazione sia vacua perchè, l'arte e in particolare il cinema, è anche spettacolo. Ed è attraverso questo che l'arte in generale cerca di strapparti un'emozione e l'emozione in noi può nascere sia ascoltando una grandiosa sinfonia di beethoven che una sonata di chopin, sia guardando Ladri di biciclette che il Dracula di Coppola, sia osservando la compostezza della Gioconda che lo stupore luminoso del Caravaggio. L'arte è la spettacolarizzazione dei sentimenti, un modo per farli venire alla luce in noi, e noi scegliamo solo la carrozza che ci è più vicina, quella di terza classe con per terra le valigie legate con lo spago e le persone in abiti popolani o quella di prima, con i bauli in pelle e il torneo di bridge.
Ma non credere, non c'è quella gran differenza, è soltanto un modo di sentire diverso, non trovo che uno sia meglio dell'altro, quando li si guarda come mezzo e non come fine.

Personalmente sono un'amante dei sentimenti mostrati in maniera "barocca", delle esagerazioni, degli archi (quando saprò cosa sono) e delle frasi ad effetto. Mi sono sempre piaciuti i personaggi surreali, grandiosi e destinati all'insuccesso - tipo fitzcarraldo - o i grandi amori dal romanticismo esagerato - tipo Dracula, gli altri cinematograficamente non li reggo - o le situazioni portate all'eccesso visionario - vedi inquilino del terzo piano - perchè questo è un modo di vedere la vita e di riflettere su essa, esattamente quello che può avvenire guardando L'albero degli zoccoli.

Entrambe hanno un loro codice rappresentativo ma chiaramente la situazione esagerata si deve arricchire di una forza visiva maggiore, altrimenti perde di potere evocativo ed è questo che secondo me trae in inganno. E' un pò come partire dal presupposto che tutto ciò che è bello è anche un pò vuoto e io non penso sia vero.

SPOILER

strange_river  03/08/2010 18:32:20 » Rispondi
Mi interessava leggere il tuo parere perchè, non ti credere, anch'io mi sono interrogata su quanto abbia contato la parte "spettacolare" e quanto la sostanza in questo film, di cui pur mi sono innamorata all'istante (e all'amor non chieder mai perchè).
Stesso tipo di domande me le sono poste dopo la visione It's a cyborg, oppure di In the mood for love e ancor più di 2046, dove la ricerca estetica è ancora più evidente (cito gli ultimi film orientali che ho visto)
Fatto salvo che mi è sempre piaciuto anche Leone (e ora capisco meglio il motivo), e al di là dei gusti personali, mi sembra di leggerci comunque un tipo di linguaggio comunicativo forse diverso, però non così vuoto come ribadisci tu.. io ho visto.la tragedia senza quella pesantezza opprimente che di solito la accompagna.
I personaggi-fumetto li ho spesso riscontrati in quegli horror-splatter che ho iniziato a frequentare da un po' (a causa di cattive compagnie, sia chiaro) e ho sempre apprezzato il loro carattere dissacrante, che alleggerisce e riporta alla giusta misura ciò che si sta guardando.
Forse un modo di esternare l'ironia poco simile a quello che usiamo solitamente, che a me però non dispiace affatto.
Nei registi del passato che citi, forse questo aspetto era più contenuto, ma, correggimi se sbaglio, è comunque presente questo amore per la forma e la suggestione.
In ogni caso, credo di aver compreso il tuo punto di vista.

SPOILER

bulldog  02/08/2010 17:14:31 » Rispondi
Bè spesso divergo da te Mauri.
Esempi?
NSDTurchi, Inland Empire, Synecdoche, Audition( e smettila di insultar Miike prima di aver visto altre cose uff), L'Inquilino del Terzo Piano ed altro.

Cmq, riesci ad esprimere sensazioni con le parole in maniera quasi sublime.
Es in questo caso, seppur hai espresso un concetto semplice, era esattamente ciò che provai anche io di fronte al film di Wook.

A volte ce provo anche io a dilungarmi, poi me fermo, cancello tutto e me mando a fancul.o da solo, non riesco a dettare le regole della comprensione con il linguaggio.
Pertanto sei prezioso, grazie a te posso fare commenti del tipo 'bello, vedi commento sottostante di Ciumi', 'brutto, vedi commento sottostante di ciumi'.
L'ho appena fatto qui sotto come rettifica al mio voto :-)