marfsime 9 / 10 25/05/2010 15:32:43 » Rispondi Questo è il secondo film sulla storia di Sylvia Likens che visiono dopo "An american crime" di Tommy O'Haver e reputo che questo sia leggermente superiore al suo successore che uscì appena 4 mesi dopo. Che dire è stato un secondo pugno allo stomaco..pensare che tutto ciò è veramente successo ti fa raggelare il sangue nelle vene..ed è anche solo impensabile immaginare quanto abbia sofferto la povera Sylvia..denutrita..percossa..marchiata a fuoco..violentata e addirittura vittima di infibulazione. La sensazione di disagio è fortissima..alla pari della frustrazione che quasi vorrebbe farti catapultare all'interno dello schermo per cercare di aiutare quella povera ragazza. Le torture fisiche (quasi sempre lasciate all'immaginazione nel film) e psicologiche sono state terribili..ed ogni scena è un piccolo calvario da sopportare per lo spettatore che visiona la pellicola. Storie del genere ti fanno veramente riflettere su quanto possa esssere sadica e brutale la natura umana e fino a che punto possa spingersi la gente a commettere simili barbarie.
Tra l'altro mi sono informato sulla vicenda ed è scandaloso come gli aguzzini abbiano avuto tutto sommato pene modeste rispetto a quello che hanno fatto. La stessa Gertrude Baniszewski è stata scandalosamente risparmiata dalla pena capitale (credo per le attenuanti di insanità mentale ma non ne sono certo)..per fortuna poi c'ha pensato qualcuno dall'alto vista che è morta di cancro a quasi 61 anni (sempre troppi per quello cha ha fatto).
Un film che consiglio altamente a tutti..anche se è sconvolgente.