UP regia di Pete Docter, Bob Peterson

edo88  17/10/2009 12:52:45 » Rispondi
Innazitutto voglio dirti che non considero UP un capolavoro Pixar, ma "soltanto" un ottimo film d'animazione (che sicuramente, riguardando, rivaluterò in meglio).
Anche a me non sono piaciuti troppo i cani parlanti/volanti/ecc., con cui per me hanno un po' esagerato.
Ma a parte questo e poche altre cose, il film è veramente una grande opera che NON SI PUO' ridurre a "film per bambocci con elementi idioti".
I cani parlanti ci stanno in questo film come un pesciolino che vuole diventare umano ci sta nell'ultimo film di Miyazaki. I cani sono comunque un elemento secondario.

Quello che credo tu proprio non abbia capito sono i personaggi e l'anima del film.
E' un film d'avventura, con alle spalle una normale (ma raccontata in modo sublime) storia d'amore che fa da pilastro a tutto, che racconta il viaggio di due personaggi casualmente insieme e dell'evoluzione del loro rapporto.
I personaggi, innanzitutto, sono PER-FET-TI.
Trovami un altro Carl Fredriksen per favore, perché io un personaggio splendido, profondo e vero come lui non me lo ricordo, nei film d'animazione degli ultimi anni.
I primi 20 minuti soltanto sono da Oscar per come riescono a caratterizzare due (tre, in realtà) personaggi anche e soprattutto con scene mute. La vita di Carl e sua moglie ci rimangono sulla pelle e noi subito ci ritroviamo dentro al personaggio, lo capiamo benissimo e siamo pronti a partire in viaggio con lui.
Penso alla scena della buchetta delle lettere, che ferisce per la sua forza (e tanto di cappello alla Pixar per aver inserito una scena così spigolosa in un film per bambini).
L'aviatore o cos'altro è presentato da subito, e grazie all'ammirazione che Carl prova per lui noi lo inquadriamo bene. La sua evoluzione, che di certo non è idiota, e perfettamente comprensibile e, tra l'altro, la scena in cui ciò avviene è splendida (tutti gli occhiali degli altri viaggiatori arrivati lì precedentemente buttati per terra... è abbastanza dark in realtà).
E il bambimo, che altro non è se non un elemento che sbilancia la figura di Carl, è divertente e molto profondo, basti pensare al discorso che fa verso la fine.
E la scena del sogno omicida di Carl, a inizio pellicola? Terribilmente geniale, scusa eh.

Forse alcune scene coi cani potevano essere evitate o le evoluzioni sul dirigibile accorciate, ma indubbiamente nel complesso ti prendono o non sono messe a caso.

L'anima del film, che ti è sfuggita, e che non è certo un insieme si "bellezza, poesia e romanticismo", è semplicemente la forza d'animo di un uomo che non si dà per vinto e, nonostante le difficoltà e un bambino rompipalle totalmente sconosciuto, va avanti per la sua strada imperterrito, commettendo certamenti i suoi errori. A me non sembra poco, né qualcosa di banale.
In più, c'è bellezza (i colori e i paesaggi non lasciano indifferenti, così come quelli di Ponyo), c'è poesia (la casa sulla cascata e il rapporto di Carl con ciò che gli è rimasto) e romanticismo (il racconto iniziale e alcuni riferimenti nel film, come l'album di foto). Ma non sono certo elementi inseriti in modo forzato, né pretendono di essere il centro del film.
La "demenza di alcune scelte che rendono il film infantile e triste" non esiste.
C'è soltanto un uso un po' eccessivo di elementi più vicini ai più piccoli in alcune scene, ma sicuramente non è niente di infantile o triste. Non mi pare volessere far ridere per forza.

Up è dunque un film leggero e abbastanza classico che non pretende niente ma dovrebbe lasciare qualcosa dentro ad ognuno di noi; ma non è certamente un filmetto da niente solo per colpa di cani parlanti e poche risate.

Riguardalo e dimenticati Miyazaki mentre lo fai.

VincentVega1  17/10/2009 00:40:01 » Rispondi
vendo goniometri.

edo88  17/10/2009 12:13:05 » Rispondi
l'avevo capito, commentavo la puntualità del tuo commento :D