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PULP FICTION regia di Quentin Tarantino

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Invia una mail all'autore del commento Project Pat     9 / 10  04/10/2009 23:00:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Iniziamo dicendo che non vuol essere un film impegnato, almeno nella sceneggiatura, ma che personalmente non si sa nemmeno dove voglia andar a parare. Non impegnato perchè la storia è facile da seguire e questo l'ho molto apprezzato (la sceneggiatura infatti non ha pecche, quando invece mi immaginavo una pellicola più machiavellica, di difficile comprensione), come non ho nulla da dire sulla regia e soprattutto sull'intreccio sviluppato in modo non lineare (è semplice: Tarantino ha dato allo spettatore la facoltà di vedere il film da più punti diversi. Per me l'ordine cronologico delle varie situazioni è uno [me lo sono già fatto in mente], per un terzo è un altro ancora, e così via). La pellicola in tutti i suoi elementi intrinseci è perfetta.

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Ma qual'è ora la morale, il messaggio che la pellicola si propone di tracciare? Il regista ha sicuramente voluto trasmettere qualcosa (:I), ma è un qualcosa indubbiamente di particolare da afferare. Questo è un altro motivo per cui reputo il film "non impegnato" più di tanto in verità, ma soprattutto NON un capolavoro pieno. Io ho trovato "Pulp Fiction" una semplice storia di criminalità, certo brillante, ma niente più. Non so se forse l'intento era quello di criticare alcuni modelli e stili di vita o di filosofeggiare su altri argomenti simili del ventesimo secolo, che so, ma a sentire i dialoghi caricati e ironici, per la maggior parte comici nel senso buono del termine, non mi sembra di averci ricavato un qualcosa in tal senso. Cosa voleva unicamente fare Tarantino a mio parere?? Trattare con sottile e tagliente ironia il mondo del crimine, e c'è riuscito benissimo. Ironia è la parola d'ordine.

È qua che sta la grandezza della pellicola. Per intenderci meglio: il film non mi sembra affatto il lavoro di un regista con parecchie idee, ma più che altro l'opera di un minuzioso regista con un'unica grande idea in testa. Tarantino non è un incapace, l'intento ce l'aveva e come, ed è quello anzidetto; sviluppato come non mai in modo eccellente.
Vi sono persone che vedono in questo film il manifesto di un'epoca perchè tendono a sopravvalutare troppo il regista (questa è sempre una mia opinione), altre perchè effettivamente hanno studiato molto di più del sottoscritto, sempre altre ancora ho visto che invece lo reputano (esagerando e iperbolicamente a più non posso) il più grande prodotto cinematografico di tutti i tempi. Punti di vista, ma per me è uno dei più grandi film ironici di sempre, sapientemente costruito in proposito ad hoc per un pubblico non solo colto, ma anche in cerca di semplice svago. Diverte e rilassa, non ci apre gli occhi a un nuovo mondo. A proposito, l'episodio della situazione "Bonnie" lo rivedrei all'infinito, senza mai stancarmi. Nel suo genere (quello ironico e del dark humor e basta, ripetendo per la centesima volta) è la pellicola che vince su tutte le altre.

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