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NATALE SUL NILO regia di Neri Parenti

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Invia una mail all'autore del commento vikgigio     1 / 10  16/01/2003 16:35:53 » Rispondi
Citazione da uno dei commenti del sito:“Inoltre mi sembra un po' stupido paragonare "natale sul nilo" con "ma che colpa abbiamo noi", perché son due cose completamente diverse, e cmq se la mettiamo sul piano del "quale fa + ridere", il primo straccia il secondo.”
Eh no! Qua se si parla di qualcosa che fa veramente ridere sono alcuni commenti che ho letto qui! E' incredibile leggere commenti che parlano di natale sul nilo come se fosse un film di Lynch o Kubrick (miei miti)! Si potrebbe dire che magari lo si va a vedere quando uno vuol trascorrere 2 ore senza impegnare troppo la mente (anche se, se proprio si vuole tenere il cervello spento lo si potrebbe fare GRATIS sintonizzandosi magari su AL POSTO TUO della D'Eusanio), però da qui a parlarne come se fosse un film profondo che voglia dare un messaggio, beh, allora scusate ma 'sta cosa fa proprio ridere... sicuramente 100 volte di più del 'film' in questione... Verdone non è proprio comparabile col duo di investitori cinematografici Boldi-DeSica (povero Vittorio!)... I film del buon Carlo potranno non essere sempre riusciti (anche se pochissimi mi dispiacciono completamente) ma c'è SEMPRE un messaggio che si vuol dare, un modo di far pensare la gente oltre le risate, cosa ASSOLUTAMENTE ASSENTE in filmacci commerciali come quello di Boldi e DeSica (chissà perché il duo "botteghino d'oro" fanno film solo a natale?). E non confondiamo la lana con la seta, come si direbbe dalle mie parti... Che messaggio ci può mai essere dietro culi e tette in bella vista, luoghi comuni comici di banfiana memoria (sigh) e l'ennesimo svilimento del ruolo della donna, maschilista e misogino? Qualcuno potrebbe obiettare che non sempre si va al cinema con l'intenzione di guardare qualcosa di impegnato (prendo letteralmente una dichiarazione fattami da un amico, anche se cmq si potrebbe discutere prima di tutto su cosa voglia dire questa parola, "impegnato", di cui spesso di abusa e troppo spesso con un'intonazione volutamente da intellettualoide), ma non solo Natale sul Nilo non DICE NULLA, e guardare il niente, e per di più riderne, è già preoccupante di per sé, ma inoltre lo giudico OFFENSIVO verso alcune categorie (le donne in primis) e per me contribuisce alla formazione di un modo di pensare maschilista e superficiale sfruttando la presa che ahimè fa sulla gente comune un certo tipo di comicità all'italiana, 'facile', per non dire pecoreccia e insulsa, di cui ho le scatole piene da 10 anni (perché sono giovane!) e che relega l'Italia nella periferia più nera del cinema mondiale... che enorme tristezza.... :(