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ANTICHRIST regia di Lars Von Trier

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pioss     7 / 10  09/06/2009 13:49:10 » Rispondi
Un film che, cinematograficamente, di Trier ha poco se non nella sceneggiatura, le metafore, la musica classica e la divisione in capitoli (Prologo, disperazione, ansia, paura, Epilogo).
Svanito l'effetto mal di mare da telecamera a mano, regia ricercata, scene totalmente esplicite da ogni punto di vista fisico, il film è una catena concentrica di simboli ed eventi che si rinconrrono come contenitori che nascondono al loro interno la medesima verità, in un ordine piramidale di significati che al suo vertice ha: "Lars Von Trier è un messaggero di Dio". Attraverso il film che è l'oggetto nascosto, l'angoscia che ne scaturisce, la pellicola offre gli strumenti per capire la verità e redimerci dai nostri mali. Il nostro male? Viviamo sotto la menzogna che il mondo sia cattivo. Questa è in realtà una visione della donna, che attraverso il sesso usa l'uomo per renderlo prigioniero nella di lei irrazionalità.
Tutto questo grazie al ricorrente gioco delle parti di "coercizione" (il sesso / la macina / le scarpe rovesciate), "strumento per liberarsi dalla sudditanza" (il terapeuta / la chiave inglese), "l'angoscia rivelatrice" (il corvo / il film stesso), il messia (Charlotte Gainsbourg / Defou (ma ne può esistere solo uno) / Lars Von Trier). Ottime le interpretazioni dei due attori, seconde solo al delirio di onnipotenza della regia.