caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

THE WRESTLER regia di Darren Aronofsky

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento Caio     9 / 10  09/03/2009 08:37:20 » Rispondi
Livido. Devastato. Tumefatto. Innalzato dalle folle a Dio Onnipotente per poi essere smitizzato, fino a diventare "un pezzo di carne maciullata". Come non leggere nella straziante figura di Randy "The Ram" Robinson la disfatta di un'intera nazione, la Caduta di un Impero fondato su una mera illusione di Onnipotenza? Cosa in fondo più del Wrestling può incarnare quella fede cieca verso il Sogno Americano? Se il Che è l'icona della ribellione stampata sulle t-shirt del mondo, l'Ariete è il simbolo di una atroce disfatta consumata sul ring della finzione. Come un Cristo redentore, egli porta sulla carne le cicatrici di una sadica sconfitta, fino a quel colpo quasi fatale che richiama all'11 settembre, quella "ferita inflitta al cuore dell'America". Emblematici in questo senso i due combattimenti: quello feroce contro un sadico pazzo suicida, e quello più controllato e stabilito a tavolino con il "Nemico Arabo". E così il ring di The Wrestler diviene metafora della scacchiera politica, dove i conflitti sono manipolati da abili burattinai, e gli eroi sono vittime innocenti di un sogno destinato a distruggerli, costringendoli per sempre a specchiarsi nell'"action figure" di sè stessi, in un giocattolo dimenticato. E' ora di riporre la calzamaglia a stelle e strisce, Capitan America, perchè i tuoi figli e le tue figlie, le tue mogli e le tue madri, non sono più diposti a credere al tuo abbraccio rassicurante, alle tue possenti spalle che sembravano capaci di sostenere il mondo e i suoi pericoli. Se c'è un barlume di speranza in....

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER