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HERO regia di Zhang Yimou

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shish     8 / 10  29/10/2008 14:31:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Con Hero si arriva all’apice dello wuxiapian, questo venne presentato nel 2002 e si interpose a distanza di 2 anni da “La tigre e il dragone” di Ang Lee e “La foresta dei pugnali volanti” di Zhang Yimou riuscendo così a bissare con quest’ultimo la sua perfetta armonia con il genere. Ciò non è un caso se questa pellicola riunisce le principali caratteristiche e gli strabilianti stili dei due già prima nominati film: la curanza dei vivacissimi colori si riflettono sul messaggio e lo stile del regista, la delicatezza dei combattimenti su di un pacato lago, gli esagerati duelli a colpi di spada .
Il perfetto equilibrio tra potenza e precisione, tra controllo dei propri impulsi e vendetta, vengono dipinti su di uno specchio d’acqua, con colpi di pennello e frecce di giustizia, facendolo traboccare di poesia e valori. Questo capolavoro di fantasia e storia vuole proiettare le origini di una Cina spaccata nei vari regni, in conflitto tra di loro, dove il progetto di unificazione e coesione stava nella mente di un unico, perspicace e saggio imperatore, ma questo non fu compreso profondamente da tutti...
Questo grande componimento poetico, vedrà “sotto un unico cielo” un finale da applausi, una meraviglia per gli occhi e per il cuore, l’amore verso qualcosa di più grande ed oltre terreno verrà appreso soprattutto da coloro che ottenebrano i propri occhi, attraverso una pura dimostrazione d’amore.
Hero è veramente il climax di queste nuove opere orientali: con parsimonia Zhang Yimou avvolge tra i veli delicati e colorati del suo capolavoro una cast stellare per il mondo della Cina: un Jet Li determinato e perfetto nel ruolo, Maggie Cheung, Donnie Yen, già incontrati in Blade II e la graziosa Zhang Ziyi regina del cinema Orientale ed Occidentale ( La tigre e il dragone, La foresta dei pugnali volanti, 2046, Memorie di una Geisha). Quest’amalgama di vivacità viene resa strabiliante dalla sublime colonna sonora del già premiato ed acclamato Tan Dun, un perfetto abbinamento artistico tra arte figurativa e suono.
Tutto quest’elogio viene esteriorizzato dopo aver rivisto Hero per una seconda volta, poiché alla prima visione il tutto può sembrare confusionario e monotono, non riuscendo così ad apprezzare la forma poetica che il film presenta. In effetti ciò che lo penalizza è senza dubbio la lentezza nelle sequenze fatto che caratterizza quasi tutti i film wuxiapian, comunque Hero riesce a coinvolgere e ad appassionare;
Un film che spacca in due i pareri del pubblico, lo si può amare oppure detestare.
Una poesia delle terre Orientali, raffinata e melodica.