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AMERICAN HISTORY X regia di Tony Kaye

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vito corleone     9½ / 10  30/11/2007 19:44:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film, al contrario di quello che pensano molti spettatori puerili, non è un'esaltazione del nazismo ed un'incitamento allo sterminio dei negri (che non è una parola offensiva come pensano molti ignoranti, visto che l'italiano essendo una lingua neolatina ha molte etimologie latine tra cui quella di questo termine che deriva dal latino "niger" e che significa appunto "nero"), bensì una denuncia esplicita che condanna il razzismo.
Negli stati uniti purtroppo la situazione è critica e bizzarra: furono gli americani che chiesero agli europei di fare la tratta di schiavi negri in Africa, il cosiddetto commercio triangolare; quando però moltissimi anni dopo gli U.S.A. si trasformarono nella nazione forse più multietnica del mondo per un a loro libera scelta, i cittadini di stati come il South Carolina, la Virginia e molti altri stati del sud trattavano i negri come animali e non gli permettevano nemmeno di sedersi su un'autobus.
Le generazioni future ovviamente covarono un odio, non giustificabile ma comprensibile, verso la razza bianca, sostenendo il cosiddetto potere nero, che ancora tanti pazzi sostengono oggi.
Derek cresciuto da un padre ignorante e razzista e vivendo in un quartiere dove i negri non convivevano ma avevano il monopolio del posto, facendo vivere nella paura i bianchi coetanei, desidera vendicarsi e conosce Cameron che lo sfrutta per i suoi ideali malsani senza mai scoprirsi.
Quando finisce in carcere, capisce che i compagni nazisti non hanno il suo stesso orgoglio, lo pestano e lo stuprano, e un negro, che se la pensasse come lui lo avrebbe lasciato gonfiare dai suoi confratelli, invece, lo salva.
E li derek capisce che non si può fare di tutta l'erba un fascio, e che deve salvare il fratellino (Furlong: il bambino di Terminator!),l'unico con ancora un po' di cervello tra le tante pecore di naziskin, per salvare in parte anche se stesso.
Il film quindi vuole educare alla stupidità del razzismo, ma allo stesso tempo scaglia attraverso il protagonista contro le esasperazioni di disparità di trattamento(esempio: casi giudiziari), in cui si è ribaltata la situazione: sono i negri ad esser privilegiati rispetto ai bianchi.
Veramente molto bello, con un edward norton in una delle sue migliori interpretazioni.


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