martina74 5 / 10 17/09/2007 16:32:31 » Rispondi Cuore di pietra reloaded: concordo con il patatuffoloso Jelly qui sotto. Il cinema del dolore non funziona sempre e spesso, anzi, cade nel tranello della ricerca della lacrima. E' il caso di questo film, che ha la pretesa di essere asciutto e obiettivo, ma diventa mieloso e retorico.
Il tutto, beninteso, col massimo rispetto per chi soffre di malattie come quella del piccolo Lorenzo: il dramma della realtà supera la finzione cinematografica, senza bisogno della regia che cerca la lacrima e, spesso, senza nemmeno un lieto fine.
Quando il film si basa su una storia realmente accaduta (soprattutto in questo campo), bisognerebbe informarsi prima di fare commenti su un film mieloso e retorico...
martina74 18/09/2007 15:24:48 » Rispondi molto peggio è quando storie di questo genere capitano molto vicino a casa mia.
non è detto che, quando un film tratta di argomenti gravi come questo, sia proibito criticarlo, soprattutto se si conosce l'argomento, anche senza bisogno di leggere un pdf.
Jellybelly 18/09/2007 15:49:44 » Rispondi Ribadisco quanto detto da Martina e ti suggerisco di dare un'occhiata ad "Elephant man", per avere un'idea di come un tema simile (storia vera su una grave malattia) sia trattato in modo sublime, senza lacrime telecomandate nè musichina triste triste in sottofondo.
Mirea 18/09/2007 17:18:28 » Rispondi In "THE elephant man" Lynch non descrive fedelmente la "storia vera" di Joseph Merrick: ha solo preso lo spunto per fare il suo film. La vita di Merrick è stata ben altra..! La trama del film "L'olio di Lorenzo" invece non si discosta molto dalla realtà: così è stata, e così l'hanno fatta.
martina74 19/09/2007 13:01:36 » Rispondi Guarda, sulla fedeltà della vicenda posso essere d'accordo con te, ma qui si giudica la bellezza di un film. E anche se The elephant man è "solo" tratto dalla vita di Merrick senza esserne una fedele riproposizione, è infinitamente superiore a "L'olio di Lorenzo"-
Mirea 19/09/2007 15:54:11 » Rispondi Non ho mai detto che L'olio di lorenzo sia + bello di The elephant man: ho solo risposto a Jellybelly che mi ha paragonato un film ripreso da una storia vera, con uno nel quale c'è solo uno spunto della storia vera (tutto il resto è farina del sacco di Lynch -ben pensato aggiungerei anche- ). Quando si puo' inventare, allora il regista ha un abisso davanti a sè e può spaziare; trovare la situazione migliore per la prosecuzione del film.. scegliere come andare avanti (anche se non è vero!)... Sono 2 generi diversi: il primo, è fedele alla realtà.. così è stato, mieloso o no, e cosi l'hanno fatto. Si potrebbe dire che è come un documentario: rispecchia la vera storia (non può spaziare). Il secondo, è un film... Pilotato, in un certo senso). Se vogliamo parlare della bellezza, allora tanti altri sono meglio dell'olio di lorenzo.
martina74 19/09/2007 16:06:48 » Rispondi Non mi sono spiegata. Così è stata la storia e così l'hanno raccontata, ma con espedienti che portano necessariamente alla lacrima, alla comprensione, alla partecipazione dello spettatore. Non si può chiamare documentario perchè la narrazione non è asciutta come vorrebbe far credere di essere, non manca mai la colonna sonora commovente o il momento che ti fa venire il nodo alla gola. In questo senso a mio avviso il film è più pilotato di quello di Lynch che abbiamo citato. Ti dico che non lo considero un buon prodotto proprio perchè la realtà, in un caso come questo, non può essere mielosa proprio per niente, dammi retta. E riguardo alla bellezza, è proprio questo di cui si parla giudicando un film: per esempio proprio oggi commentavo "11'09" e non ho potuto non dire che l'episodio di Gitai - per citarne uno - è significativo nel tema ma molto brutto e questo, purtroppo, ne inficia la qualità e il significato.
kowalsky 26/12/2007 20:43:20 » Rispondi Ti era piaciuto "Mare dentro" Martina?
martina74 04/01/2008 10:36:16 » Rispondi Sì, mi è piaciuto, anche se l'ho trovato un po' manicheo (ma non è facile fare un film sull'eutanasia). Sicuramente il dolore è trattato in maniera più delicata e meno ridondante rispetto a qui... è un film più delicato. Vorrei vedere Lo scafandro e la farfalla, quando uscirà.
Jellybelly 17/09/2007 16:38:38 » Rispondi Ecco. Che poi io sono profondamente contrario a questo tipo di speculazioni sul dolore altrui: una volta stiven spilberg voleva girare uno strappalacrime tratto dalla storia vera di un uomo affetto da iperattività dei bulbi piliferi, ma io mica gliel'ho dato il permesso.
martina74 17/09/2007 16:45:58 » Rispondi Ma anche se gli avessi dato il permesso, sarebbe arrivato joe verni a volerlo produrre e tutto sarebbe andato a *******, perchè si sa che joeverni vuole un altro tipo di pelo nei suoi film.
Beh, per rimanere in tema di raffinato trash, oserei dire che Greis Chelli ti fa una pippa...
martina74 17/09/2007 17:33:34 » Rispondi come so pesare io le parole...
Jellybelly 18/09/2007 10:33:44 » Rispondi Oh, ma hai visto quello là, più sopra, l'amico tuo, che ha fatto? Ma digli qualche cosa, ha interrotto il trenino, è inaccettabile!
Lot 18/09/2007 16:17:15 » Rispondi siete solo degli snob, quando avrete il piede sinistro che fa contatto del gomito allora non riderete + delle disgrazie altrui e ci farete pure un film...