Terry Malloy 9 / 10 19/07/2007 10:04:46 » Rispondi Il Cinema, l'Assoluto Cinema di Roberto Rossellini si presenta qui nella sua forma più elevata, sublime, elevata. egli non si piange addosso, non c'è alcuna esagerazione nè nella teatralità della Magnani (suprema) nè nella drammaticità di Francesco e di Giorgio, nè nella santità di Padre Pietro, egli presenta la realtà, la vita e lo fa con una poesia che ancora oggi desta sentimento e passione. la scena della camionetta è la perfezione, è la summa della Grandezza di Rossellini e il suo cinema. chiaramente ispirato (ma poi non è detto) allo scheletro della storia dei Promessi, ma enormememente differente, devo concludere che il personaggio che più mi ha colpito per il suo cinismo e realismo è l'amica di Loretta, la traditrice. questa ragazza rappresenta a mio parere il lato più oscuro dell'occupazione nazista, quello che in pochi sanno, ossia di ragazze drogate e costrette alla prostituzione e qualcos'altro... è, nel film, il risultato di una gestazione durata guarda caso 9 mesi (come dice all'inizio), una gestazione violenta e distorta, mostruosa. indubbiamente il migliore del Neorealismo, sebbene non vada pazzo per questo filone.
Terry Malloy 19/07/2007 15:29:29 » Rispondi secondo me non è retorico nella misura in cui il film non è stato fatto due anni fa, ma 50. ho sentito parlare degli anziani che dicevano come Rossellini abbia ritratto perfettamente quell'epoca. se il film è fatto dopo la guerra non è retorico. di certo in Ladri di Biciclette è meno presente il cristianesimo.
Marlon Brando 19/07/2007 15:56:45 » Rispondi Ma infatti è estremamente realistico: io sto parlando della retorica che c'è nei dialoghi di Don Pietro.
Terry Malloy 19/07/2007 19:34:45 » Rispondi ma quella è retorica cristiana: Don pietro viveva veramente quelle cose, quindi non è retorico, se la mettiamo in questi termini anche Cristo era retorico. ti posso lasciare che non sia un personaggio realistico perchè a mio parere rappresenta la critica di Roberto alla Chiesa assente e il desiderio di sicurezza da parte dell'istituzione ecclesiastica. quindi è un personaggio fortemente idealizzato, ma il finale smentisce la sua retorica. sotto questo punto di vista è molto più retorico Larry Flint (a cui per la cronaca cambierei notevolmente il voto)
Terry Malloy 19/07/2007 19:37:32 » Rispondi retorica cristiana che non c'è in Ladri di Biclette poichè De Sica era anche un pizzichino anticlero (vedi la scena in Chiesa dove recita Leone). è facile non confrontarsi con Dio e la Chiesa, il difetto che ho visto in Ladri di Biclette è questo: un film che non parla di speranza anche nell'avversità più grande è discutibile e dato che nel filone neorealista ci sono film come RCA allora non credo che De Sica avesse ragione in pieno.
Marlon Brando 19/07/2007 20:03:05 » Rispondi E invece proprio la disperazione, la sofferenza e gli spiragli di speranza negati sono quanto di più realistico esisteva in quei tempi (che poi c'è anche in questo film: insomma, tutti vengono ammazzati e alla fine rimane la speranza dei bambini).
Terry Malloy 19/07/2007 20:21:51 » Rispondi certo, però RR la ricalca in un impronta più divina. Pina esprime una coralità indubbia quando dice "ma Cristo ci vede?". in De Sica questo non c'è. la posizione dell'autore è evidente
Marlon Brando 19/07/2007 20:32:01 » Rispondi Questo sicuramente in Umberto D, Ladri di biciclette e Sciuscià, ma proprio anche per questa assenza di religione li trovo ancora più duri (e più belli) di questo film. Anche se ad un certo punto ne La ciociara c'è il personaggio di Jean-Paul Belmondo che tenta di leggere il Vangelo, ma non ascoltato dirà indignato che tutti, occupati nelle loro piccole vicende inutili, non ascoltano la parola di Cristo.
Terry Malloy 19/07/2007 20:50:08 » Rispondi più duri sicuramente (però la tortura è assente in LDB), ma più belli non saprei, va a gusti la religiosità nel cinema
Marlon Brando 19/07/2007 21:02:01 » Rispondi Esatto: penso siano gusti se c'è o non c'è religiosità in un film (neorealista in particolare).
Marlon Brando 19/07/2007 11:04:19 » Rispondi Non penso che "indubbiamente" sia il miglior film del neorealismo. Sicuramente è un capolavoro, ma secondo me sono molto meglio De Sica o Visconti che non fanno uso alcuno di retorica, a differenza di Rossellini in questo film.
L'ho commentato prima io per toglierti lo sfizio di citare Manzoni, eh eh, ma è un richiamo irresistibile per te...
Terry Malloy 19/07/2007 15:24:55 » Rispondi per me è il migliore. De Sica non ci arriva manco di striscio (almeno con i suoi ladri di biciclette). di Visconti ho visto un film minore neorealista, è meno articolato di Rossellini.
non l'ho trovato così legato ai Promessi. almeno nella seconda parte. I Promessi è un'opera estremamente più complessa e articolata.
Marlon Brando 19/07/2007 15:55:33 » Rispondi Non dire che De Sica non ci arriva manco di striscio perchè non è vero: Umberto D, Sciuscià e Ladri di biciclette sono semplicemente perfetti, non so dove trovare difetti. Ossessione non è un film minore, non capisco dove sia meno "articolato".
Lo spirito e della tematica del film sembrano ricordare I promessi sposi, non la trama. E poi se riesci a collegarlo a "Il bacio dell'assassino" figurati se non lo colleghi a "Roma città aperta"!
Terry Malloy 19/07/2007 19:31:00 » Rispondi non trovo perfetti nessuno dei film citati, mi sembra e mi è sempre sembrato che De Sica abbia un certo "piangersi addosso" Roberto non ha. la sua realtà mi sembra più forzata di quella di Rossellini. "Ossessione" riguarda una storia fra un uomo e una donna, non sull'Italia come in RCA. l'intento del romanzo e del film è ben più articolato nel definire i rapporti fra Uomo e Donna, ma molto meno riguardo all'Italia dell'occupazione nazista.
si, ma si distacca parecchio dai Promessi, troppo per poter incentrare un commento di RCA sul capolavoro di AM.
Marlon Brando 19/07/2007 20:10:07 » Rispondi Come ho già detto a livello di "tragicità" questo film è al pari di Ladri di biciclette e Umberto D per cui anche Rossellini in un certo senso si "piangeva addosso". Poi De Sica ha anche girato "Miracolo a Milano" (che devo vedere), un film neorealista a lieto fine. "Ossessione" riguarda una storia fra un uomo e una donna e della disagiata provincia italiana sotto il fascismo. Entrambe le cose.
Sì, infatti non è la stessa cosa ho detto, ma lo "spirito" è quello.
Terry Malloy 19/07/2007 20:19:22 » Rispondi però in RR c'era l'elemento cristiano che prometteva un qualcosa di diverso dopo, De Sica non credo. "piangersi addosso" comunque non era offensivo verso De Sica (che comunque a me piace tantissimo pur piacendomi maggiormente le commedie...come a te piace il Chaplin commedistico e meno quello politico de Il Grande Dittatore")
Marlon Brando 19/07/2007 20:25:05 » Rispondi Sì, sicuramente Rossellini è molto più religioso. Allora 'mo qua si va sui gusti personali. Comunque anche Il grande dittatore è una commedia e Tempi moderni un film politico!
Terry Malloy 19/07/2007 20:48:54 » Rispondi si, sono tutt'e due, infatti gli unici a cui ho dato 10.
Marlon Brando 19/07/2007 15:57:39 » Rispondi E poi non ci sono forzature o dissonanze come ci sono in questo film.
Terry Malloy 19/07/2007 19:31:17 » Rispondi non ho visto nè forzature nè dissonanze
Marlon Brando 19/07/2007 20:12:46 » Rispondi La prima che mi viene in mente è don Pietro che grida "Maledetti!" ai nazisti e questi si ritraggono più atterriti. Questa è una forzatura.