caste381 7 / 10 17/02/2007 13:35:18 » Rispondi Dal punto di vista tecnico si nota subito la grande esperienza di Mel Gibson. Il film è ben realizzato e coinvolge a dovere. Mi permetto però di criticare quella che secondo me è stata una grande superficialità o, peggio ancora, erronea interpretazione degli eventi storici. La pellicola dipinge la civiltà dei maya come dei sadici furiosi che sfogano i loro timori esistenziali con aberranti sacrifici umani. Su questo ho poco da obiettare, in quanto si tratta di ciò che è realmente accaduto per i maya come per moltissime altre civiltà. Ma si tratta di un aspetto marginale, se paragonato alla grande ricchezza culturale ed alle importanti scoperte scientifiche che contraddistinguevano questa popolazione. All'inizio del film ci viene presentata una citazione dello storico Will Durant: "Una grande civiltà non può essere conquistata finchè essa non si sia distrutta dall'interno". La mia impressione è, correggetemi se sbaglio, che questa frase indubbiamente applicabile a numerosi eventi storici sia, in questo contesto, assolutamente fuori luogo. Sembra quasi che Gibson veda i sacrifici umani come indice assoluto del declino dei Maya. Sappiamo tutti invece che i saccheggi, gli stupri e le esecuzioni perpetrate dai conquistatori, insieme a pestilenze da loro introdotte, sono da indicarsi come la reale causa della distruzione di questa ed altre civiltà. Ciò che voglio dire è questo: non crediamo che si tratti di un popolo di assassini che si sono annientati con le proprie mani. A loro dobbiamo molte scoperte in vari campi scientifici. Il motivo per cui tale ricchezza è andata perduta si deve, ancora una volta, al colonialismo.